storie di natale

Ci sono molte tradizioni natalizie che ci sono care in Italia. Tuttavia, molti di noi non conoscono l’origine di queste tradizioni e leggende di Natale per cui abbiamo dato un’occhiata più da vicino alle origini di alcune delle nostre tradizioni più amate e pensiamo che quello che abbiamo scoperto potrebbe sorprendervi.

La nascita del Natale e le storie e leggende legate a questa festività

Il Natale si celebra il 25 dicembre ed è sia una festività religiosa sacra che un fenomeno culturale e commerciale mondiale. Da due millenni, le persone di tutto il mondo lo osservano con tradizioni e pratiche di natura sia religiosa che laica. I cristiani celebrano il giorno di Natale come anniversario della nascita di Gesù di Nazareth, una guida spirituale i cui insegnamenti costituiscono la base della loro religione.

Le usanze più diffuse includono lo scambio di regali, la decorazione dell’albero di Natale, la condivisione dei pasti con la famiglia e gli amici e, naturalmente, l’attesa dell’arrivo di Babbo Natale.

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Ma ci sono anche molte altre tradizioni che fanno da contorno a tutto il periodo natalizio. Quasi ogni tradizione natalizia ha una leggenda alle spalle. In effetti, non sarebbe sbagliato dire che la maggior parte delle leggende sono diventate tradizioni. 


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L’albero di Natale

storia di natale

Per molti paesi europei e americani l’ albero di Natale è uno dei simboli preferiti per rappresentare questa festa. In realtà l’ albero non ha nulla a che vedere con il Natale. Il pino, ed altri alberi sempreverdi, sono stati sempre simbolici nelle antiche popolazioni perchè indicavano la vita che continua e la speranza del ritorno della primavera. Quando si iniziò a festeggiare il Natale, molte tradizioni pagane, invece di essere abbandonate vennero integrate nei nuovi riti.

Tra le molte leggende legate all’ albero di Natale una delle più belle, racconta che nell’ 8° secolo in Germania, un missionario di nome Bonifacio raccolse a se alcune persone battezzate di recente perchè queste rinunciassero al paganesimo. Per fare questa rinuncia avrebbero dovuto abbattere una vecchia quercia che veniva usata per i sacrifici. La quercia cadde e si divise in quattro e al suo centro spuntò un pino. San Bonifacio propose allora di prendere il pino e di erigerlo a simbolo della fede ritrovata poichè la sua cima puntava verso il cielo e il suo fogliame sempreverde ricordava la vita eterna.

Babbo Natale

storie di natale

Il personaggio che ha ispirato Babbo Natale è San Nicola, un santo della tradizione europea. Quando poi gli immigrati tedeschi e olandesi andarono in America portarono con loro anche il ricordo di San Nicola e la tradizione che il santo distribuiva i regali durante la notte di Natale. In America il nome passò da Nikolaus a Santa Claus.
Durante gli anni l’ aspetto di Babbo Natale cambiò e dai primi dell’ 800 questo personaggio venne ripreso anche da alcuni scrittori che aggiunsero a Santa Claus anche una slitta trainata da renne.

Nel 1860 un caricaturista americano Thomas Nast ridisegnò Babbo Natale dandogli quello che pressapoco è il suo aspetto attuale, lo vestì cioè con un mantello rosso bordato di pelliccia bianca e con una grossa cintura nera e indicò quella che tutti credono sia la sua residenza ufficiale: il Polo Nord.

Ma l’ aspetto attuale deriva da una pubblicità della Coca Cola che prese questo personaggio e lo fece diventare lo sponsor di questa bevanda nel lontano 1931, rendendolo così famoso in tutto il mondo.

Il vischio

leggenda di natale

Per spiegare perché ci si bacia sotto il vischio, bisogna andare indietro alla mitologia norrena. . Secondo la leggenda, gli dei usarono il vischio per resuscitare il figlio di Odino, Baldur, dalla morte. La madre di Baldur, Frigg, la dea dell’amore, fece della pianta un simbolo d’amore e promise di baciare chiunque vi passasse sotto. La pianta è anche legata al periodo delle feste perché può fiorire anche quando fuori fa freddo.

L’elfo sullo scaffale (Elf on the shelf)

leggende di natale

Una tradizione nuova di zecca, che però sta diventando anche questa uno dei simboli del Natale per i bambini è l’elfo sullo scaffale. Gli elfi natalizi, naturalmente, non sono una novità: gli elfi dispettosi compaiono nel folklore scandinavo, celtico e tedesco e sono anche gli aiutanti di Babbo Natale. L’ Elfo sullo scaffale è nato invece nel 2005, quando due sorelle gemelle e la loro madre hanno autopubblicato “Elf on the shelf”, che racconta una tradizione familiare della loro infanzia. Il loro elfo giocattolo si muoveva solo di notte, facendo avanti e indietro dal Polo Nord per riferire a Babbo Natale i comportamenti buoni o cattivi dei bambini e tornando poi in una nuova posizione. Oggi, l’onnipresente elfo – c’è anche un cartone animato natalizio da guardare in questo periodo – è un must per i bambini.

San Nicola

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San Nicola è il primo a portare i regali ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 dicembre. E’ un personaggio molto importante perchè ha ispirato proprio Babbo Natale.

San Nicola era un caritatevole vescovo di Myra ed è famoso soprattutto per i miracoli che ha fatto in favore dei bambini.
La leggenda dice che per sfamare di bambini di una città, lui fece caricare su una barca del grano, della frutta e della verdura e che poi salpò alla volta di questa città. Una volta arrivato bussò alle porte delle case dove abitavano i bambini poveri e lasciano in dono il cibo.
Da allora san Nicola ritorna ogni anno sulla Terra per lasciare un dono ai bambini.

In nessun posto del mondo la festa di San Nicola viene festeggiata come in Olanda da bambini e adulti di ogni età. San Nicola è il patrono degli scolari, dei bambini, dei carcerati, dei panettieri, dei marinai, dei farmacisti, dei mercanti, degli avvocati, ma anche di alcuni paesi (la Russia per esempio) e di alcune città, tra cui Amsterdam.

Da evento prettamente riservato ai bambini divenne poi una festa familiare in occasione della quale ci si scambia regali.

I Krampus

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Accanto alla figura di San Nicola ci sono i terribili Krampus, strani personaggi molto inquietanti. Secondo la tradizione, presente in Trentino – Alto Adige e Friuli, Austria, Baviera e Svizzera, Austria , San Nicola entra in paese su un carro o a piedi a portare doni ai bambini che si sono comportati bene. Lo segue una schiera di demoni, chiamati Krampus, i cui volti sono coperti da maschere grottesche e paurose e vestiti laceri e consunti. Suoni striduli e potenti ottenuti da strumenti rudimentali come campanacci e corna di mucca li accompagnano nel percorso che li porta di maso in maso, in cerca di offerte in cambio di buoni auspici per l’anno che sta per arrivare.

L’origine di questa usanza, mantenuta con orgoglio in molti comuni dell’alto Adige, si perde nella notte dei tempi. Di certo si sa che è legata ai festeggiamenti del solstizio invernale. Qualche curiosità a proposito dei Krampus: a mascherarsi – anche in abiti femminili – sono solo gli uomini. La maschera che indossano non deve mai essere tolta in pubblico e gli spettatori non devono cercare di toglierla pena il disonore per lo smascherato.

Santa Lucia

Anche Santa Lucia è una figura molto importante per i bambini di alcune zone d’ Italia perchè è lei che la notte del 13 dicembre consegna i regali di Natale. Cieca e protettrice dei ciechi,  Santa Lucia è vietato guardarla.

Su Santa Lucia esistono due leggende. Secondo una prima leggenda si racconta che Lucia era una ragazza molto buona e che un ragazzo si era innamorato di lei, ma a lei non piaceva. La madre voleva che Lucia sposasse questo giovane, ma lei si rifiutò. Il ragazzo venuto a sapere di questo rifiuto disse che l’ avrebbe bruciata. Lucia pregò Dio che le desse il coraggio di sopravvivere al fuoco. E poichè era sempre stata molto buona e gentile le fu possibile esaudire questo desiderio. Il ragazzo visto che Lucia resisteva al fuoco prese una spada e gliela conficcò nella gola. Lucia sopravvisse per altre tre ore dicendo parole bellissime.

La seconda leggenda racconta che un giovane si innamorò di Lucia e in particolare dei suoi occhi. Lei rifiutò il suo amore ma in cambio gli diede i suoi occhi. Allora accade un miracolo: Lucia riebbe di nuovo gli occhi, ma questa volta ancora più belli. Il giovane le chiese nuovamente di darle gli occhi, ma Lei questa volta si rifiutò e allora il giovane la uccise infilandole un coltello nel cuore.

Christkindel

Christkindel in italiano significa Gesù bambino. In alcune zone della Germania, dell’ Austria della Francia e della Svizzera è lui che porta i regali.
Il Bambino Gesù si immagina che abbia circa 10 anni e che sia tutto vestito di bianco con un velo in testa. Sul capo ha poi una corona d’oro. Lo accompagna un altro personaggio che si chiama Hans Trapp (il castigamatti,) che porta una gerla colma di giocattoli per i bambini che sono stati bravi e in mano tiene un fascio di ramoscelli per castigare i bambini che sono stati disubbidienti.

Juleman

Lo Juleman è il Babbo Natale scandinavo (chiamato in Svezia Jul Tomte).
Anzi, per precisare è il “piccolo uomo di Natale”. In origine questo personaggio era un folletto a cui venivano lasciati dei regali davanti alla porta perchè proteggesse la casa.

La befana

A concludere simbolicamente le vacanze natalizie il 6 gennaio, è l’Epifania con i Re Magi che portano i doni di oro, incenso e mirra. A Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, la tradizione affianca  anche la Befana. Per la Befana abbiamo uno speciale epifania tutto dedicato a questa celebre vecchietta.