visitare etna con i bambini

Quando si visita la Sicilia orientale, salire sull’ Etna è un’ esperienza unica ed indimenticabile da fare anche se ci sono dei bambini.

Grazie ai molti collegamenti delle compagnie low cost con l’ aeroporto di Catania, basta prendersi pochi giorni o un fine settimana per organizzare una vacanza che vi faccia sia visitare il vulcano attivo più alto d’ Europa che scoprire paesi ricchi di storia e tradizione che si trovano lungo le sue pendici o sulla costa.

Visitare l’ Etna, dai miti greci ai Crateri Silvestri

Forse nessuna montagna come l’ Etna è ricca di miti, leggende popolari e racconti. Le continue eruzioni dell’ Etna nel corso dei secoli hanno scatenato la mitologia classica che ha cercato di dare una spiegazione al fatto che da una montagna uscivano fuoco e fiamme.

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E visto che non siamo vulcanologi ci lasciamo maggiormente affascinare dalle storie legate alla mitologia e le due che ci piacciono di più parlano di Eolo e naturalmente dell Dio Vulcano

I miti greci raccontano che Eolo, il re dei venti, fece visita al vulcano imprigionandovi all’interno delle sue caverne, i venti del mondo.

La leggenda del dio Vulcano invece racconta che Ephesto, svolgeva nel vulcano  l’attività di fabbro degli dei. I Ciclopi erano i fedeli servi di Ephesto e lo aiutavano a produrre i potentissimi fulmini di Zeus. Ecco spiegati i maestosi e spettacolari effluvi di lava e di gas.


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Zafferana Etnea

La nostra porta d’ ingresso per salire sull’ Etna è stata Zafferana Etnea, un paese situato a circa 600 metri di altezza tra Acitreale e Giarre. Il paese è molto grazioso e merita una visita anche solo per affacciarsi dal punto panoramico che si trova all’ estremità della piazza. Da qui sia ha una veduta unica che va dal Golfo di Siracusa a sud fino alla Calabria sulla terraferma attraverso lo scintillante Mar Ionio, tanto che si ha l’ impressione di trovarsi sospesi tra cielo e mare. La piazza si affaccia anche sui giardini pubblici della città, pieni di alberi esotici e belle fontane.

visitare l' etna, zafferana etneaA pochi chilometri da Zafferana Etnea, per la precisione a Piano dell’ Acqua si trova la colata lavica del 1992. Miracolosamente la colata si fermò  prima di di inghiottire una abitazione e per questo provvidenziale evento è stata eretta una statua in nome della Madonna della Provvidenza proprio davanti alla casa.

visitare l' etnaVedere una colata lavica è una cosa (almeno per me) sconcertante. Quando si parla di una lingua di lava si immagina che questa sia lunga e stretta. In realtà qui si vede già subito che è molto più ampia di quello che si pensa ed occupa parte della montagna. Camminarci sopra è poi come abbandonare il nostro mondo fatto di colori per avventurarsi in un territorio dove regnano solo sfumature di nero e grigio.

visitare l' etnaQuesta colata è stata un primo assaggio per rendersi conto di cosa sia un’ eruzione e di cosa significhi per la gente che abita questi luoghi. L’ Etna o “ a muntagna” come la chiamano qui è una presenza costante anche quando è quieta.  La pietra lavica viene usata per costruire strade, marciapiedi e muri e il suo terreno fertile da nutrimento a vigneti di grande pregio.

Il Rifugio Sapienza e i Crateri Silvestri

Dopo avere visitato zafferano Etnea riprendiamo la strada per raggiungere il Rifugio Sapienza a 1.900, il campo base prima di salire in cima.

A quest’ altezza si trovano i Crateri Silvestri formatesi dopo l‘ eruzione del 1892. La nostra meta è questa in quanto visto che ancora c’è abbastanza neve rinunciamo ad andare ai crateri sommitali. Dei Crateri Silvestri, il cratere inferiore, è semplice da raggiungere con una breve camminata adatta a tutti bambini compresi, ma non per questo non si rimane lo stesso affascinati da quest’esperienza unica. Il cratere si può girare tutt’ intorno ed anche scenderci dentro e state sicuri che i bambini vi faranno 1000 domande. D’altronde quante volte nella vita si può raccontare di essere stati su un vulcano?

crateri silvestri etnaIl cratere superiore risulta invece più difficoltoso da scalare per la ripida salita e nel nostro caso anche per la neve che ha reso la salita scivolosa, ma una volta raggiunto l’ apice si viene ricompensati da una vista favolosa.  Con i bambini valutate voi se andare o no. Se sono abbastanza grandi e camminano volentieri tentate… tanto si può sempre tornare indietro.

etna crateri silvestriSe volete arrivare anche ai crateri sommitali dovete obbligatoriamente prendere la funivia che vi porta fino a 1.500 metri. Da qui si fa una salita con fuoristrada fino alla Torre del Filosofo a 3.000 metri e poi a piedi e accompagnati da una guida alpina vulcanologica si raggiungono i crateri sommitali che si trovano a 3.340 metri.

Bronte

Il nostro itinerario comprende anche alcuni paesi etnei e visto che alle pendici dell’ Etna si trova Bronte, la patria dell’ oro verde, cioè dei pistacchi, è per noi impensabile una volta che si è in questi luoghi non visitare anche questo paese.

Anche qui il mito e la storia raccontano due origini diverse di come sia nata questa cittadina.

Secondo il mito il ciclope Bronte, figlio di Nettuno, è stato il fondatore ed il re di questa città.

In realtà le sue origini storiche risalgono ai Siculi che furono i primi abitatori della zona, intorno all’ VIII secolo a. C.

La coltivazione del pistacchio inizia ancora prima della fondazione di Bronte. Più di mille anni fa, gli Arabi durante la loro dominazione, seminarono le prime piante di questa preziosa pianta.  Grazie al terreno lavico dalla quale la pianta trae miracolosamente nutrimento e dalle ceneri del vulcano che la fertilizzano qui si produce la più pregiata qualità di pistacchio.

bronte dolci al pistacchioMa Bronte non è solo pistacchio e si nota subito alzando semplicemente lo sguardo. L’abitato sorge a 800 metri di altitudine, all’ ombra dell’ Etna e sopra un pendio lavico da cui domina la valle del Simeto.

Ma siamo venuti qui per fare una scorpacciata di dolci al pistacchio e allora la sosta imperdibile è il Bar Conti  dove gustare uno dei migliori gelati al pistacchio o farsi tentare dai cannoli o altre specialità sicule.

E mentre gustiamo queste delizie lungo Corso Umberto I, la via principale lastricata in pietra lavica, Bronte ci affascina con i suoi palazzi legati ad un glorioso passato come la chiesa madre della Santissima Trinità e il real Collegio capiti del 1774.

Dove dormire

Tanto per rimanere in tema abbiamo scelto l’ Hotel Etna a Giarre. L’ hotel ha camere familiari per 4 persone e per chi va nel periodo estivo c’è anche una bella piscina.