laghi di Plitvice croazia

Io e mio marito amiamo molto la Croazia, che cerchiamo di girare in lungo e in largo ogni anno. Questo amore si è propagato anche ai nostri 3 figli, che qui chiameremo il Lungo (8 anni), il Corto (7anni) e il Pacioccone (3 anni).

Lo scorso anno, alla fine della vacanza al mare sull’Isola di Rab, siamo stati ai Laghi di Plitvice, nell’interno della Croazia.

Grazie all’ingegnosità e ai potenti mezzi a disposizione oggi, Papà (che mica per niente è un informatico) è riuscito perfino a trovare in rete una tappa intermedia tra Rab e Plitvice, per dare la possibilità al Lungo, al Corto e al Pacioccone di spezzare il viaggio e tenere a bada quelle entità dotate di vita propria e che ogni genitore sa che si porta in viaggio con i figli: Merenda, Pipì, Noia, Nausea e compagnia bella! Così il supereroe Papà ci ha portati al Rifugio per Orsi di Kuterevo (che però merita un racconto tutto suo).

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Dopo questa piacevolissima pausa tra i lussureggianti monti dalmati, abbiamo attraversato una campagna meravigliosa, ricca di campi coltivati e di allevamenti, così bella da lasciare senza parole perfino il Pacioccone – e, vi assicuro, non è cosa facile!

Arriviamo in un paesino di 4 case mal contate tra i campi, nella Regione della Lika (prossima ai Laghi), per dormire in uno dei classici affittacamere che tanto si usano all’estero, trovato su internet. Il proprietario di casa è un giovane ingegnere che parla benissimo inglese e che, ad averglielo detto prima, ci avrebbe fatto trovare formaggi e miele di un produttore locale senza cercarli lungo la strada. Il costo, in camere pulite e decorose nella loro semplicità, è di soli 50 euro a notte, dormendo però in una sola camera con bagno in comune con le altre 2 camere del piano. Però, molto gentilmente e visto che una doppia gli è rimasta sfitta, ce la concede spontaneamente e gratis!

A cena scoviamo uno dei tanti ristoranti della zona, tutti quanti con il forno esterno al locale dove, ogni giorno, un succulento maialino sta sul girarrosto a cuocere. Anche lì, 4 porzioni di maialino (ordinate già in numero inferiore a noi perchè già conosciamo le razioni abbondanti), 5 contorni misti, 5 dolci, 2 birre e acqua, circa 60 euro. Il Lungo, il Corto e il Pacioccone fanno man bassa di Palacinke, dolce nazionale che ricorda le crepes dolci…

La mattina dopo arriviamo ai Laghi di Plitvice.

I Laghi di Plitvice

Se andate in agosto, armatevi di santa pazienza: non esiste biglietteria on-line e noi abbiamo fatto circa 1 ora e mezza di coda. Per fortuna ci sono parecchi banchetti che vendono frutti di bosco freschi, già lavati e pronti in bicchieroni di plastica, così abbiamo potuto fare la Seconda Colazione, che passa ogni tanto a trovarci… a voi non succede mai?!

Avvisiamo però di aver scoperto l’esistenza un’altra cassa proprio a ridosso dell’entrata, lontana 10 minuti a piedi dal posteggio dove tutti arrivano, in cui c’è molta meno gente, proprio perchè la maggior parte si ferma al primo gruppo di casse. Segnato per la prossima volta.

laghi di plitvice croazia

L’interno del Parco… beh, che dire? La Natura ai Laghi di Pltivice ha dato il meglio di sé: piscine di acqua verdissima che si tuffano l’una sull’altra, l’una dentro l’altra, piene di pesci e di tronchi romanticamente abbracciati all’acqua… Insomma, uno spettacolo. Ci sono diversi percorsi, dai più corti ai più lunghi, compresi di traghetti interni per spostarsi più comodamente, ma vi ricordo: se potete, evitate il mese di agosto o imbarcarsi diventa lunga!

laghi di plitvice croazialaghi di plitvice croazia

Nel Parco nessun problema a tenere a bada i nostri compagni di viaggio (Noia, Pipì, Fame… ricordate?): la bellezza del luogo, la possibilità di ammirare cascate, pesci, farfalle, uccellini ormai abituati alla folla, i vari punti di ristoro disseminati in punti precisi, hanno fatto in modo che la visita fosse piacevole e rasserenante.

Unico neo: la difficoltà di usare i passeggini. Per la conformazione dei Laghi, che sono su più livelli, ci sono salite e discese che portano ai punti più panoramici. Armatevi di fascia o zaino porta bebè e il gioco è fatto. Noi, nel dopo pranzo, ci siamo ritrovati con il Pacioccone addormentato in braccio a me e Papà che trasportava il passeggino ultra leggero chiuso (quelli interni, che costeggiano le rive dei laghi sono sentieri stile di montagna, ricordàtelo)

Fortunatamente c’è un efficiente servizio di navette che gli stremati bimbi e genitori possono prendere per guadagnare nuovamente l’uscita del Parco. Malgrado la folla esagerata sono navette talmente lunghe che siamo riusciti a salire senza problemi. Però eviterei agosto.

Ve l’avevo già detto?


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