La storia di Arlecchino
Arlecchino è una delle più conosciute maschere di carnevale italiane. Maschera lombarda è originaria di Bergamo e rappresentò nel teatro del 1550 la figura del servo apparentemente sciocco, ma in realtà dotato di molto buon senso.
Ghiotto, sempre pieno di debiti ed opportunista, rappresenta il simbolo di colui che si adatta a qualunque situazione ed è disposto a servire chiunque, pur di ricavarne dei vantaggi.
Il personaggio di Arlecchino è noto per la sua prontezza di spirito, le sue abilità acrobatiche e il suo comportamento malizioso. Viene spesso ritratto come un servo astuto e intelligente che usa la sua arguzia per superare i suoi padroni e mettersi nei guai. È noto anche per la sua capacità di improvvisare, che era una caratteristica fondamentale della Commedia dell’arte.
Come viene rappresentato
Alle sue prime apparizioni indossava un abito bianco, che divenne poi di tutti i colori a forza di rattopparlo. Alla cintura porta infilato il “batocio” (bastone) e la “scarsela” (borsa), sempre vuota. Sul viso una mezza maschera nera e sulla testa un grande cappello.
La maschera di Arlecchino viene indossata durante il carnevale, in particolare nel carnevale di Venezia, dove è una maschera molto popolare tra i partecipanti, e rappresenta lo spirito del carnevale, cioè l’inversione temporanea dell’ordine sociale, dove il servo diventa il padrone e il padrone diventa il servo.
Poesia: Il vestito di Arlecchino
Stan le allegre mascherine
strette attorno alla lor mamma
ch’e davvero molto stanca:
da più giorni taglia e cuce
cuce e taglia senza posa
variopinti costumini
per Gianduia e Meneghino
Pulcinella e Pantalone
Stenterello e Rugantino
ma pel povero Arlecchino
nulla ancor ha preparato.
E domani Carnevale:
tutte insiem le mascherine
dovran vispe folleggiare;
e lei, povera mammina,
cerca e fruga dappertutto
fruga e cerca sempre invano.
Cassettoni ha ribaltato
armadietti e cassapanche,
neppur l’ombra di una pezza
per il povero Arlecchino
le riesce di trovare…
Ma un’idea meravigliosa
le balena all’improvviso:
coi ritagli avanzati
degli altri vestitini
tutto a scacchi un abituccio
potrà ancora preparare.
Mezzanotte è già suonata,
ma felice veglia ancora
quella mamma industriosa,
ché il più allegro dei vestiti!
Arlecchin potrà indossare
G. Martinelli