La storia di Stenterello
Dal naso prominente, Stenterello è il tipico personaggio fiorentino chiacchierone, pauroso ed impulsivo; ma anche saggio, ingegnoso e pronto a schierarsi dalla parte del più debole, anche se la tremarella gli mette spesso i bastoni tra le ruote. Assieme alla risposta pronta, ha sempre battute pungenti, espresse in vernacolo fiorentino. Ed è in questo contrasto il fulcro della comicità della maschera di Stenterello.
La maschera di Stenterello venne ideata nel 1700 dall’attore fiorentino Luigi Del Buono. In esso è raffigurato il popolano fiorentino, di bassa estrazione, il quale oppresso da avversità ed ingiustizie, ha in se sempre la forza di ridere e scherzare. Il nome di questa maschera venne dato dal pubblico toscano, come colui “che pare cresciuto a stento”, e quindi Stenterello.
L’arguzia e la furbizia di Stenterello sono spesso utilizzate per satireggiare le questioni politiche e sociali dell’epoca e per prendere in giro i ricchi e i potenti, per questo è considerato l’archetipo dello spirito popolare che esprime la voce del popolo.
Come viene rappresentata la maschera di Stenterello
L’abbigliamento di Stenterello specchia il suo carattere disordinato: le calze di due colori diversi, la giacca con risvolti a scacchi, i pantaloni corti e stretti al ginocchio e il panciotto a pallini. Indossa un cappello a barchetta e una parrucca con il codino.