Il Parco delle Piramidi di Zone era nella nostra “wish list” da oltre un anno, ma non abbiamo per lungo tempo trovato il weekend giusto per visitarlo: troppo caldo, troppo freddo, impegni…abbiamo deciso di avventurarci nella provincia di Brescia l’ennesimo weekend di pioggia dello scorso novembre, stufi di restare in casa, seguendo un po’l’ usanza nordica di non rinunciare alle giornate “outdoor” in caso di maltempo, attrezzandosi di tutto punto. Per nostro figlio la “gita nelle pozzanghere” ha scatenato un entusiasmo irrefrenabile!!
Cosi, armati di ombrelli, k-way, zaino impermeabile e scarponi, ci siamo messi in macchina e siamo partiti alla volta di Zone, piccolo paese del bresciano in Lombardia noto appunto per un parco in cui sono presenti queste particolari formazioni rocciose.
Piramidi di Zone: formazione
Le piramidi di Zone si sono formate in seguito al ritirarsi di un antico ghiacciaio dalla valle che sovrasta il lago di Iseo; il terreno argilloso ha fatto si’ che, laddove erano presenti rocce di una certa grandezza, gli agenti erogeni avessero un’azione particolare, preservando colonne di roccia argillosa e portando via tutto il materiale circostante, lasciando questi particolarissimi coni di terra, ciascuno protetto da un “cappello” di roccia, molto spesso uniti tra di loro a gruppi a formare dei muraglioni.
La cosa particolare è che se uno di questi “pinnacoli” perde il suo cappello, con il tempo non è piĂš protetto, e piano piano si scioglie, ritirandosi progressivamente.

Piramidi di Zone: percorso
Il sentiero è ad anello, breve (circa un’ora) ma leggermente impegnativo se pensiamo ai bimbi, poichĂŠ alterna una decisa discesa ad una decisa salita; la parte in salita tuttavia è facilmente percorribile dai bimbi poichĂŠ rappresenta proprio il punto di percorso piĂš vicino alle piramidi, per cui, tra il guado di un ruscello e una sosta per ammirare e fotografare le piramidi, passa abbastanza velocemente.
Dopo questo divertente giretto, in cui non sono mancati bellissimi punti panoramici sul lago e tanti punti di osservazioni con cartelli che spiegavano la storia della formazione di questo straordinario paesaggio, non restava che cercare un posto in cui riposare gustando la tipica cucina bresciana!!
Noi abbiamo scelto il ristorante maneggio “Val Tress”, che oltre ad un’ottima cucina offre la possibilitĂ di una visita alla fattoria con gli animali, in cui ci sono addirittura due esemplari di struzzi!!!
Bosco degli Gnomi
Un’altra tappa che si può fare coi bimbi sulla via del ritorno è il Bosco degli Gnomi, una passeggiata, purtroppo nella prima parte in salita, in cui ai lati ci sono statue di legno che raffigurano animali e su cui è a volte possibile fare giochi di equilibrio.
Noi abbiamo fatto una piccola tappa, non avevamo piĂš voglia di camminare a lungo in salita, ma il paesaggio autunnale nei dintorni di questo parco ha meritato senz’altro una sosta.