cosa vedere a dozza

Negli ultimi decenni, molti paesi italiani stanno diventando dei musei a cielo aperto grazie ai colori e all’immaginazione di artisti e studenti di accademie d’arte che vengono chiamati ad abbellire vicoli e case con murales di ogni foggia e dimensione. Borghi dipinti che hanno cambiato il loro aspetto e per i quali la street art è divenuta un richiamo turistico. I murales, infatti, non sono solo simboli di bellezza artistica, ma anche di valorizzazione urbana e del territorio. 

Abbiamo scelto 10 borghi da Nord a Sud Italia, dove poter ammirare i murales, borghi ormai paragonabili a gallerie d’ arte, dove non si paga un biglietto d’ ingresso e dove l’ arte è disponibile 24 ore su 24.

10 borghi dipinti dove ammirare i murales più belli

Arcumeggia (Varese)

Arcumeggia è uno dei borghi dipinti del varesotto. Dal 1956 questo piccolo comune conosciuto come il “Paese dipinto”, ha offerto i suoi muri agli artisti interessati a dipingerlo. Oggi è una specie di museo a cielo aperto, dove si possono vedere opere di Giuseppe Montanari, Aldo Carpi, Umberto Faini, Ferruccio Ferrazzi, Francesco Menci..e molti altri.

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Valloria (Imperia)

A Valloria non sono i muri che ospitano opere di street art, ma le tavolozze degli artisti sono le porte delle case, dei magazzini e delle cantine. Valloria è infatti famosa per le sue porte dipinte e nel corso degli anni, decine di pittori e giovani artisti di livello internazionale hanno dipinto più di 150 porte che, con i loro colori vivaci contrastano i muri di pietra grigia. Un posto unico da visitare ,con una splendida vista sul mare e sulle colline dell’entroterra imperiese.

Dozza (Bologna)

Dalla prima “Biennale della muralisti; nel 1965, questa città medievale invita ogni due anni a settembre diversi artisti per dipingere con opere di ogni fattezza le pareti di case ed edifici. 

i murale di dozza


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Saludecio (Rimini)

Altra città dell’ Emilia Romagna dove i muri delle case sono stati colorati con i murales tanto che Saludecio è chiamata la “città dei muri dipinti“. Nel borgo si trovano più di 40 murales, tutti dedicati alle invenzioni e scoperte dell’800 che hanno segnato e cambiato la nostra storia… Dalla pizza margherita al tutù, dal cinema alla carta igienica, il borgo è davvero una bella scoperta

borghi dipintiBraccano (Macerata)

Braccano è un piccolissimo borgo di circa 150 abitanti sul versante occidentale del Monte San Vicino nelle Marche. Un borgo destinato a scomparire a causa dello spopolamento, ma che nel 2001 ha avuto la geniale idea di dare una svolta alla sua sorte chiamando gli studenti delle Accademie di Belle Arti di Brera, Urbino e Macerata per decorare le mura di case e fienili con murales colorati.

Civitacampomarano (Campobasso)

Questo piccolo paesino di origini medievali ospita murales coloratissimi e fortemente evocativi, uno più bello dell’altro. L’idea di trasformare e rivitalizzare il borgo è della street artist romana Alice Pasquini, che ha nel 2016 ha dato vita alla manifestazione CVTà Street Fest,  che ogni anno attira diversi artisti anche di fama internazionale.

Sant’Angelo di Roccalvecce (Viterbo)

E’ soprannominato il “paese delle fiabe” e il perchè è ben spiegato dai murales che hanno come tema comune le più belle favole dell’infanzia. Ci sono oltre 30 murales che ritraggono “Alice nel Paese delle Meraviglie”, “Cenerentola”, “il Pifferaio magico” e molti altri personaggi delle favole più conosciute… Da un piccolo paesino dimenticato, rinasce un borgo sorprendente e coinvolgente da visitare soprattutto con i bambini!⁣

Aielli (L’ Aquila)

Aielli è un paesino che si trova in Abruzzo a un’altitudine di 1030 m. alle pendici del Monte Sirente, uno dei principali della Marsica che assieme al Velino danno il nome al Parco Regionale Sirente-Velino. 

Ogni anno dal 2017, ospita Festival di street art Borgo Universo che ha reso un borgo dimenticato e destinato a scomparire in un museo a cielo aperto grazie ai murales la maggior parte dei quali sono incentrati sul tema dell’astronomia. Qui è nato infatti nell’800 l’astronomo Filippo Angelitti e il simbolo del paese è la Torre medievale in cui trova un osservatorio astronomico molto conosciuto.

Diamante (Cosenza)

La “Perla del Tirreno del Mar Tirreno” ha continuato la tradizione dei dipinti murali del pittore milanese Nani Razzetti dal 1981.
Da allora, il centro storico della città si è arricchito di oltre 150 opere di artisti italiani e stranieri.

Orgosolo (Nuoro)

Nel cuore della Sardegna, i dipinti murali di questa città, risalenti agli anni ’60, hanno uno sfondo politico e raccontano la storia dei pastori che hanno combattuto per la loro terra e la loro vita quotidiana nella Barbagia, mentre molti altri esprimono anche la speranza di pace.