Libera Università di Alcatraz

Se non conoscete la Libera Università di Alcatraz, ve la presentiamo con il diario di viaggio che Alessia ci ha inviato. Qui vengono organizzate da sei anni  vacanze per genitori separati (e non) dedicate all’arte, alla natura e al divertimento.

“Ultime valige caricate in macchina e siamo pronti a partire, ci aspettano 3 ore di viaggio e poi una settimana di vacanza.

Una settimana di vacanza immersi nella natura dell’Umbria, almeno così era scritto sul sito…

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Usciti dalla superstrada E45 arriviamo a Casa del Diavolo e finalmente i bambini si ammutoliscono e iniziano a prestare attenzione a quel che succede fuori dall’abitacolo.

E’ già da un pò che il panorama è cambiato ma loro non se ne sono accorti fino ad ora. I miei ultimi commenti sui nomi dei paesini incontrati durante il nostro viaggio hanno iniziato ad attirare la loro attenzione solo ora, Casa del Diavolo li ha spiazzati.

Ormai siamo in campagna, in collina, quasi montagna, pochi chilometri di salite e curve e siamo arrivati.

“Mamma da che altezza la collina diventa montagna?”

“non lo sò amore”

…e continuo a guidare, rimanendo concentrata sulle indicazioni che mi sono appuntata, non vorrei distrarmi e rischiare di arrivare a Gubbio città.

La signorina con cui ho parlato al telefono al momento della prenotazione mi ha detto  che la Libera Università di Alcatraz è esattamente a metà strada tra Perugia e Gubbio. Perugia l’abbiamo vista dalla superstrada quindi Gubbio è davanti a noi, ma io vedo solo montagne e colline e verde e prati a perdita d’occhio, e questo è un vero e proprio sollievo, vuol dire che sono sulla strada giusta.

La luce è chiara e il cielo terso. C’è una bella aria che entra dai finestrini e non fa neanche così caldo per essere estate, da una mezz’ora l’afa cittadina è solo un ricordo.

Eccoci. Siamo arrivati. da qualche secondo siamo sulla strada bianca che porta a Alcatraz. Ci accoglie un bel cartellone con un animaletto disegnato da Jacopo Fo e alla nostra destra ci sono dei cavalli che mangiano il fieno.

I bambini iniziano a urlare “I CAVALLI I CAVALLI I CAVAALLIIIII”

Non fanno a tempo a chiedermi di fermare l’auto per salutarli che abbiamo già superato il tratto di strada costeggiata dal recinto, subito la nostra attenzione viene attirata da grosse sculture disseminate nell’area parcheggio.

“c’era scritto ufficio mamma!! dobbiamo andare lì! dobbiamo prendere le chiavi della camera! devo fare pipì! ho sete! vogliamo andare al bar! mamma c’è scritto piscina! andiamo in piscina?”

Ecco. Ora li riconosco. Non i bambini lamentosi e annoiati delle ultime tre ore, ma due pesti piene di energia.

La libera Università di Alcatraz non sembra il solito agriturismo, è più un albergo diffuso, come li chiamano oggi gli esperti di marketing.

Le camere sono sparse per la collina che circonda la struttura centrale, dove c’è l’ufficio, il ristorante, il bar e la sala polifunzionale che chiamano tutti “palestra”.

Ci sono casette di cemento tutte dipinte e casolari in pietra, gli alloggi più lontani sono a circa 800 metri dalla struttura (sono informatissima).

La casetta è tutta dipinta con foglie verdi e mostriciattoli e animali fantastici che sbucano in mezzo ai rami, ci arriviamo con la macchina per scaricare le valige e visto che dista dalla struttura solo pochi metri archivio subito le chiavi del mezzo pronta a non toccarle per tutta la settimana.

All’interno c’è una bella stanza con un letto matrimoniale e un letto a castello, perfetta per noi. Il bagno è in buone condizioni, pulito e con una bella doccia,  la biancheria è tutta sistemata e pronta per essere usata.

Ci sono anche delle magnifiche saponette profumatissime di quelle che tagli a fette da un pezzo più grande.

Dopo una piccola pausa pipì inizio a disfare le valige e a consegnare ai bambini le loro cose, ma loro già non mi danno più retta, vogliono uscire e andare in esplorazione, così li saluto e li lascio liberi, tempo prezioso per me e momento di sfogo dopo il viaggio per loro.

Il fatto di essere in piena campagna e in una zona senza traffico e delimitata dal bosco mi fa sentire tranquilla, hanno già capito come raggiungere la struttura centrale, il loro senso dell’orientamento è senza dubbio migliore del mio.

Alle 20.00 la cena è servita e subito dopo c’è la presentazione delle attività proposte durante la settimana.

Notiamo subito che sono arrivati anche gli altri ospiti, genitori e bambini si affrettano a servirsi dal buffet, ci mettiamo tutti sparsi sulle grandi tavolate, l’imbarazzo prevale tra gli adulti ma i bambini hanno già fatto conoscenza tra loro.

Qualcuno già venuto negli anni passati si saluta e i bambini che conoscono il posto iniziano a raccontare, a noi che non ci siamo mai stati, quello che succederà l’indomani, facendo ipotesi su cosa e come lo staff della vacanze dedicate a genitori e bambini abbia organizzato.

Le ragazze che ci accompagneranno per tutta la settimana iniziano a presentarsi e a raccontare cosa faremo, intanto una di loro consegna a ogni bambino una busta con dentro il programma delle attività e un regalo di ben venuto.

I bambini anche se stanchi sono sovreccitati e fanno un gran casino.

Le ragazze, evidentemente abituate al trambusto dei bambini e consapevoli della lunga giornata di trasferta che noi genitori abbiamo affrontato, ci mandano a nanna il prima possibile dandoci appuntamento per la mattina seguente alle 10.00, avvertendoci che la colazione è servita tutti i giorni dalle 7.30 alle 10, il pranzo alle 13 e la cena alle 20.

Ci aspettano 7 giorni di vacanza, pieni di attività, giochi e bagni in piscina.

Lo staff ha organizzato passeggiate nel bosco, laboratori dedicati alla natura, laboratori artistici di pittura e manipolazione della creta (adoro!).

Poi una mattina andremo in escursione lungo il fiume che costeggia la collina, ci hanno detto che ci si arriva da un sentiero vicino alla piscina estiva, che è a 3 minuti di macchina da qui, circa un chilometro, e per quelli che come me non hanno nessuna voglia di muovere il proprio mezzo organizzeranno una navetta con il fuoristrada di Alcatraz.

In programma c’è anche il laboratorio di cucina, durante il quale cucineremo biscotti, pane e pizzette, il laboratorio di clownerie e poi il rilassamento il piscina calda (calda a 34°! una goduria!). Un pomeriggio andremo a visitare, sempre usufruendo della navetta, una fattoria che si trova a 10 minuti di distanza, dove conosceremo asini e pecorelle. La fattoria si chiama infatti “Il canto dell’asino”, i bambini ne saranno entusiasti!

La sera dopo cena sono in programma giochi, musica e la passeggiata notturna. Nel resto del tempo e a seconda del clima ci organizzeremo per andare a fare un bagno nella piscina estiva (quella non riscaldata e vicina al fiume).

Le ragazze ci hanno anche spiegato che il programma potrebbe subire delle variazioni a seconda dei desideri dei bambini e del tempo che potrebbe fare, se dovesse piovere o se facesse troppo caldo anche per muovere un dito decideremo insieme. Hanno specificato più volte che tutte le attività sono organizzate per farci passare del tempo con i nostri figli, che l’obbiettivo è valorizzare il rapporto genitore-bambino e che quindi noi grandi non ci dobbiamo dare “alla macchia” durante i laboratori e le escursioni.  Ci hanno anche detto “non vi spaventate, siete qui in vacanza, e anche se c’è un programma, non siamo ne a scuola ne in collegio, se non avete voglia di partecipare alle attività e decidete di andare in piscina o dormire tutto il pomeriggio siete liberi, purché stiate con i vostri figli”.

Sono proprio contenta di aver scelto questa vacanza, ho voglia di stare del tempo con i miei figli fuori dalla solita routine sveglia-scuola-cucina-compiti e lavoro.

Ho sempre voluto dedicarmi un po’ di più ai lavoretti manuali per i quali si trovano in giro mille ricette ma che non si ha mai tempo di fare, inoltre passeggiare e andare in piscina, senza aver il pensiero di provvedere al pranzo e alla cena, è un grande lusso per una mamma.

Una bella occasione anche per fare amicizia con altri genitori con esperienze probabilmente simili alla mia, che sono separata da quando i miei figli avevano 3 e 5 anni, da quanto ho potuto vedere a cena e durante la presentazione mamme e papà sono per la maggior parte da soli come me.

.. La settimana è già passata, mi trovo a dover fare le valige e far entrare in macchina la miriade di lavoretti prodotti in questi giorni, oltre a un bagaglio artistico in più ho stretto amicizia con tutti e sono anche abbronzata.

 Siamo stati proprio bene e ieri sera “all’ultima cena” abbiamo raccolto, tanto per parlare, le opinioni su questa vacanza, quelle che mi ricordo sono:

“E’ stata una vacanza fantastica…  Qui a Alcatraz si sta bene, innegabilmente, e riposa sia l’anima che il corpo”

“Una delle più belle vacanze possibili in compagnia dei propri figli e di un sacco di cose persone animali bellissimi!”

“Divertentissima, una follia artistica, la passeggiata al fiume la rifarei ancora, e anche il rilassamento in piscina calda. Le ragazze dello staff sono fantastiche”

“Non sò come abbiano fatto le ragazze ad avere così tanta pazienza con tutti noi, è stata meglio di una gita scolastica.. vi ricordate com’erano? E poi che bello vedere i bambini felici e passare del tempo di qualità con loro”

“…ok, quali sono le date della prossima estate?”

Insomma, per cocludere, questa vacanza la consiglierei a tutti!

#invacanzagiochiamoinsieme io vengo anche l’anno prossimo!”

Se volete maggiori informazioni questi sono i link www.alcatraz.it