La primavera è una stagione perfetta per concedersi un week end sul Lago di Garda, una meta che ha molto da offrire per chi viaggia con i bambini.
Le tappe del weekend prevedevano un giorno a Gardaland ed un altro a Sirmione, ma per chi vuole rimanere più a lungo c’è veramente molto da fare.
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Gardaland
Gardaland non ha forse bisogno di presentazioni: fondato nel 1975 è il più famoso dei Parchi del Garda. E’ una destinazione ideale non solo i bambini ma per tutte le età grazie ai diversi tipi di attrazioni che offre. Adrenaliniche montagne russe (che non ho avuto il coraggio di fare) ma che sono piaciute molto ai ragazzi che scendevano entusiasti da queste avventure, a giri in canoa più alla portata di tutti, o discese nelle viscere della terra per sparare ad antichi egizi risuscitati, o il divertente cinema 4D, il tempo è trascorso in un lampo.
L’ unica pecca è che nei fine settimana, il parco è spesso irrimediabilmente sovraffollato!
Sirmione
Il giorno seguente siamo invece andati a Sirmione. Questa cittadine si estende su una stretta penisola e circa 4km che si protende dentro il lago, ed è una delle zone più incantevoli del lago di Garda.
Si entra nella città passando attraverso la porta del bellissimo Castello Scaligero. E già basta questo per far colpo sui bambini. Sirmione è come una fortezza, circondata dalle antiche mura del castello.
Il castello si può visitare e i ragazzi sotto i 18 anni non pagano l’ ingresso per cui una sosta qui è d’ obbligo. Salendo sui camminamenti delle torri si ha anche una vista magnifica della città e del lago.
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Da qui si inizia ad andare alla scoperta della città prendendo una delle strette viuzze e non senza fermarsi a mangiare un gelato, visto che le gelaterie sono una dietro l’ altra.
Sirmione è estremamente turistica, ma tutte le attività che si affacciano sulla strada non sminuiscono affatto il fascino di questa città anche perchè le vie del centro sono una più bella dell’altra, con case perfettamente tenute con bellissimi balconi fioriti e negozi di antiquariato.
Continuando la camminata si arriva alle Grotte di Catullo (che non è una grotta come si può pensare, ma i resti della più grande villa romana dell’ Italia settentrionale). La tradizione risalente al XV e XVI secolo ha identificato questo complesso residenziale di epoca romana come la villa di famiglia di Catullo, il poeta latino morto nel 54 a.C. Arrivare fin qui, specie in una giornata calda è abbastanza faticoso, ma lungo la strada si incontra un piccolo trenino che porta i turisti fino alle grotte.
Il resto della giornata si può trascorrere facendo una passeggiata sul lungolago a guardare le anatre e i cigni, che lì sono molto docili e se la giornata lo permette immergersi anche nelle acque del lago. tanto qui sono basse ed adatte anche ai bambini.
Oppure rientrare e riposarsi all’ ombra di bei giardini.
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