venezia in tre giorni

“Mamma è vero che a Venezia esiste la barca della polizia, quella dei vigili del fuoco e persino quella della spazzatura?”

Con questa domanda fatta da mio figlio, all’ epoca di 7 anni, abbiamo iniziato la nostra programmazione per visitare Venezia in tre giorni. 

Informazioni pratiche

Periodo: dal 28 ottobre al 01 novembre
Componenti: Siamo 2 adulti, un bambino di 9 anni ed una bambina di 6 anni
Mezzo di trasporto: Siamo partiti in aereo da Napoli.
Soggiorno: Abbiamo soggiornato in un appartamento a Mestre, a 15 minuti di tram da Venezia

Abbiamo acquistato una card Venezia Unica che ci ha permesso per 3 giorni di muoverci liberamente con i mezzi pubblici. Il costo è sicuramente alto, 40 euro per gli adulti e 29 euro per i bambini dai 6 anni di età, ma per noi è stata utilissima perché ci ha permesso di spostarci anche in zone meno conosciute di Venezia e poi nel biglietto sono compresi anche i traghetti per le isole della laguna.

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Tre giorni a Venezia con bambini: cosa vedere

Venezia cosa vedere in 3 giorni: le zone più famose

Il primo giorno l’ abbiamo trascorso visitando le zone più famose di Venezia. Dopo aver ammirato il ponte di Rialto, il più antico dei 4 ponti che attraversano il Canal Grande, ci siamo incamminati verso Piazza San Marco, raggiungerla è molto semplice, perché troverete indicazioni praticamente ovunque. Arrivati in piazza capirete che c’è davvero tanto da vedere, la Basilica, il campanile, il Palazzo Ducale, potete decidere in base alle vostre preferenze, in base al tempo a vostra disposizione ed anche alle file, spesso molto lunghe e difficili da affrontare con due bambini piccoli.
Noi ci siamo dedicati solo al Palazzo Ducale dove la visita alle prigioni e l’attraversamento del ponte dei sospiri, ha affascinato anche i bambini.
Per la visita abbiamo acquistato il Museum Pass, che permette di visitare ben 10 musei, noi con l’opzione famiglia abbiamo risparmiato anche rispetto alla visita singola al Palazzo Ducale.
cosa vedere a venezia in 3 giorni

Venezia cosa vedere in 3 giorni: Isole della laguna

Il secondo giorno l abbiamo dedicato alla scoperta delle isole della laguna. La prima è stata l’ isola di Murano, arrivati qui entrare in una fornace per far assistere i bambini alla lavorazione del vetro è praticamente d obbligo. Quasi tutti i negozi di articoli di vetro, con annessa fornace, vi permetteranno, con pochi euro, di assistere ad una dimostrazione. La dimostrazione dura pochi minuti ma vi assicuro che i vostri bambini ne saranno estasiati e lo sarete anche voi.

Da Murano abbiamo preso il traghetto per Burano, l’ isola dei merletti ma soprattutto l’isola delle case colorate. Le case venivano dipinte di colori diversi dalle moglie dei pescatori per permettere ai loro mariti di riconoscerle anche con la nebbia. A Burano sarà difficile smettere di fare foto, ogni angolo, ogni palazzo, ogni scorcio é “da cartolina”o come si dice oggi “istagrammabile”.

cosa vedere a venezia in 3 giorniL ultima isola è stata quella di Torcello, diversa da tutte le altre isole, un isola misteriosa e affascinante, senza calli, campi o fondamenta, dove troverete solo canali e grandi zone incolte.

Al ritorno da Torcello è possibile prendere un unico traghetto che vi porterà direttamente a Venezia.

Venezia cosa vedere in 3 giorni: le zone meno turistiche

Il terzo e ultimo giorno l’ abbiamo dedicato alla scoperta della Venezia meno turistica. Ci siamo diretti infatti nel ghetto ebraico, dove gli ebrei erano obbligati a vivere durante il periodo della Repubblica di Venezia, in questo quartiere si respira un aria diversa da quella percepita nel resto di Venezia, provare per credere.

cosa vedere a venezia in 3 giorniDal quartiere ebraico una tappa obbligata è alla Libreria Acqua Alta, una libreria totalmente invasa dai libri, sistemati in modo originale anche per scongiurare il fenomeno dell’ acqua alta.

Un altra tappa interessante è lo squero di San Trovaso, uno dei pochi che esiste ancora, un cantiere dove vengono ancora costruite e restaurate barche e gondole, e le case che si affacciano sullo squero sono in gran parte in legno, quindi più simili agli edifici di montagna. Dallo squero di San Trovaso ci siamo diretti al ponte dei pugni, un luogo dove in passato gli abitanti di Venezia divisi in fazioni contrapposte si scontravano in giorni e orari prestabiliti.

Qui nei giorni feriali c’è anche un negozio galleggiante di verdura. Comprare frutta e verdura da un negozio adagiato su di una barca è un esperienza che si può fare solo a Venezia.

Per concludere la giornata ci siamo concessi una passeggiata alla fondamenta delle Zattere, chiamata così perché in passato i falegnami facevano arrivare, tramite Zattere, i tronchi che giungevano in laguna. Qui troverete numerosi locali e gelaterie. Noi abbiamo assaggiato il famoso gianduiotto da passeggio della gelateria Nico.

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Consigli

Se potete, evitate di visitare Venezia durante ponti e festività, quando l’invasione di turisti rende più difficile gli spostamenti e la vivibilità stessa della città.

Acquistate una card che vi permetta di spostarvi liberamente con i traghetti, permetterete ai bambini di riposarsi un po’ tra una tappa e l altra, riuscirete a vedere anche angoli meno turistici della città e poi Venezia vista dai canali è ancora più bella.

Cosa mi resta di Venezia

Venezia è una città unica ed alcuni scorci visti passeggiando tra le calli meno conosciute mi sono entrati nel cuore, ma il ricordo più bello è quello di un tramonto visto a bordo di un traghetto, osservando le gondole che si spostavano dolcemente tra i canali. Indimenticabile!

 

Guide per bambini di Venezia

Queste guide aiuteranno i bambini a scoprire Venezia in modo divertente e colorato fornendo anche tante informazioni utili e curiosità sulla città lagunare.

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Laura Storchi
Mi chiamo Laura e vivo a Napoli. Amo la mia città, che nonostante i suoi difetti, è una città che adoro. In famiglia siamo in 4 io, Roberto ed i nostri piccoli, Simone e Sara. Mi piace fare sport ed adoro viaggiare. Da quando ci sono i miei bambini ho scoperto un nuovo modo di viaggiare. Un viaggiare più lento, senza fretta, ho imparato a guardarmi intorno con curiosità, cercando di guardare il mondo con i loro occhi. Insomma viaggiare con i bambini si è rivelata “una gran figata! 😉”