Le Marche hanno un tesoro nascosto sottoterra che tutti conoscono: le Grotte di Frasassi. Andare in questa regione e non visitare le grotte significa perdersi uno degli spettacoli della natura più straordinari di tutt’ Italia. Qui si perde il contatto con il mondo esterno, la distanza e l’altezza non sono più quelli che immaginiamo, ma tutto acquista una nuova dimensione.
Vi portiamo alla scoperta di queste meraviglie della natura e cosa vedere nei dintorni delle Grotte di Frasassi.
Curiosità sulle Grotte di Frasassi
Le Grotte di Frasassi
Le grotte Frasassi sono un susseguirsi di stalattiti e stalagmiti sapientemente illuminati lasciano senza fiato durante tutto il percorso…
La prima sala si chiama Abisso Ancona, nome dato perchè quando queste grotte furono scoperte nel 1971 gli speleologi fecero cadere un sasso attraverso il foro scoperto sulla cima della montagna, per stimarne la profondità. E il sasso cadde in questo abisso per un tempo che sembrava infinito. Ancona invece è in onore della loro città di provenienza. Questa cavità è così enorme che potrebbe contenere comodamente il Duomo di Milano e al centro si trovano un gruppo di stalagmiti millenarie denominate I Giganti alte circa 20 metri.
Lungo il percorso si visitano altre sale come la Sala 200, il Gran Canyon, la Sala Bianca, fine ad arrivare alla Sala delle candeline, dove lo stupore diventa commozione di fronte a tanta bellezza.
Consigli per la visita alle Grotte di Frasassi
Il percorso all’ interno di Frasassi Grotte è di circa 1 km e mezzo e ci sono diversi scalini da salire e scendere per cui non è adatto ai passeggini (casomai munitevi di marsupio), ma questo viaggio al centro della terra è sicuramente adatto ai bambini.
La temperatura interna è costante: 14 gradi con un ‘umidità pari al 90%, di conseguenza regolatevi per gli abiti portando magari un maglioncino anche se andate in estate e indossate scarpe con suola in gomma antiscivolo.
Cosa vedere nei dintorni delle grotte di Frasassi
Abbazia di San Vittore alle Chiuse
L’ itinerario prosegue con la visita dell’ Abbazia di San Vittore alle Chiuse a qualche centinaio di metri di distanza. La chiesa romanica, costituita da blocchi di pietra calcarea bianca e rosata è dell’anno mille ed è il monumento storico più importante della zona.
Dalla foto può sembrare grande, ma in realtà è piccola e deliziosa.
Accanto all’Abbazia si trova un interessante museo speleo-paleologico.
Vicino alla chiesa scorre il fiume Sentino, presso il quale è possibile osservare il bellissimo ponte romano, perfettamente inglobato nel piccolo borgo abbaziale contraddistinto da una torre quadrangolare di difesa medievale, conferendo al luogo l’aspetto di “cittadella fortificata”.
Genga
L’ itinerario prosegue per Genga, una piccolo borgo, che fa parte del circuito dei borghi con la bandiera arancione, cinto da mura situato su un alto poggio patria dei conti della Genga che diedero alla Chiesa un Papa: Leone XII.
Legato a questa casata c’è anche la romantica leggenda di una fanciulla di nome Genga che si innamorò di un alemanno di nome Gallo, con il quale diede origine alla famiglia dei Conti della Genga.
Il centro storico medievale, con strade acciottolate, muri in pietra, un castello e case costruite direttamente sulla roccia è molto ben tenuto.
La visita non richiede molto tempo ma poi ci si può fermare nel piccolo giardinetto dove, mentre si guarda un bellissimo panorama, i bambini si possono divertire sull’ altalena e lo scivolo.
Tempietto del Valadier e Eremo di Santa Maria Infra Saxa
Ritornando indietro, nuovamente verso le grotte c’è l’ ultima sorpresa che riserva il Parco della Gola della Rossa: il Tempietto del Valadier.
Lungo la strada vedrete un piccolo spiazzo con la statua di Papa Leone XII che con la mano indica verso la sua città natale Genga. Da qui parte un sentiero pedonale che sale sul monte dove si trova il santuario della Madonna di Frasassi e il tempietto del Valadier.
Il sentiero, di circa 700 m. tutto in salita e interamente mattonato, è facilmente percorribile anche se bisogna dire che se non si è allenati si arriva alla fine del percorso con il fiatone.
La bellezza del panorama sulla gola sottostante, scavata in milioni di anni dalle acque del fiume Sentino che si intravede in basso distoglie spesso l’ attenzione dalla salita e poi… quando si arriva alla meta non si pensa più alla fatica fatta per la meraviglia che questo luogo suscita. Dentro una grotta si trova questo piccolo tempietto, come una perla in un’ ostrica aperta.
Il tempietto, voluto da papa Leone XII ed eretto agli inizi dell’800′ sulla base di un progetto stilato dall’architetto Giuseppe Valadier ha un’ architettura particolare con pianta ottagonale ed è realizzato in travertino con un tetto a cupola ricoperto da lastre di piombo. Girategli intorno per scoprire il resto della grotta dentro la quale ci si può anche addentrare e salire in alto su dei gradini in pietra.
Dai resti trovati in questa zona durante i lavori di costruzione del tempio, si presume che la grotta sia stata usata almeno dal X secolo, come rifugio per la popolazione locale che si nascondeva qui per sfuggire ai saccheggi e gli attacchi di quanti scorrazzavano violenti la nostra penisola. Ora durante Natale si svolge qui un suggestivo presepe.
Sempre vicino al tempio, si trova l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa dell’anno 1000 in parte è scavato e costruito direttamente tra le rocce, , anch’esso molto carino da visitare.
Grotte Frasassi: come arrivare
- In auto: autostrada A14 (Bologna-Canosa), uscita Ancona Nord, Superstrada SS76 Ancona – Roma, uscita Genga (25 minuti d’auto dal casello autostradale).
- In treno: linea ferroviaria Ancona – Roma. Scendere alla Stazione Genga – San Vittore Terme.
- Aereoporto più vicino: Ancona – Falconara
- Dove parcheggiare: il parcheggio gratuito si trova a circa un km dall’ingresso delle grotte, da lì poi c’è un servizio di navetta (anch’esso gratuito).
InformazioniPer maggiori informazioni e prezzi sulle grotte di Frasassi: www.frasassi.com |
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