La festa delle luci nacque la sera dell’ 8 dicembre 1852 quando i cittadini di Lione decisero, in occasione dell’istallazione della statua della Vergine Maria sulla chiesa che domina la collina di Fourvière , di esporre sulle proprie finestre delle candele.
Da quel momento la festa delle luci si ripete ogni anno, attirando a Lione turisti da tutte le parti del mondo. In questa occasione la città si riempie di colori e i principali monumenti vengono sapientemente illuminati da artisti di varie nazionalità.
Attirati dalle immagini viste in rete, anche noi quest’anno decidiamo di prendere parte al grande evento.
Con un veloce volo easyjet (1h 30 min circa) da Napoli arriviamo all’aeroporto lionese Saint Exupery. Con il comodo tram Rhone Express in circa 30 minuti siamo in centro.
Dopo esserci riposati ed equipaggiati con biancheria intima termica (temperature intorno allo zero, ma giornate soleggiate) iniziamo la nostra esplorazione della città partendo dal quartiere nel quale alloggiamo, La Croix Rousse. Qui, sulla cosiddetta collina “che lavora”, avevano sede i laboratori dei Canuts, gli antichi tessitori di seta. In questo caratteristico quartiere, dall’aria bohemienne, la nostra attenzione viene catturata dal Mur des Canuts, un celebre murales che abbellisce l’intera facciata di un palazzo con scene di vita quotidiana degli abitanti della collina, o “villaggio” come amano chiamare questo quartiere i lionesi.

Giunta la sera, ci rechiamo in centro per la festa delle Luci. Ci attendono migliaia di persone in una città super controllata. Alle ore 20 si accende la magia.

Le più belle strade e piazze brillano di mille colori. Trascinati dalla folla percorriamo le strade del quartiere Hotel de Ville fino a piazza Bellecour. I bambini guardano con incanto le luminarie e i vari draghi, aeroplani, addirittura betoniere illuminati a gran festa.
Soddisfatti e un po’ infreddoliti con la comoda metro che collega splendidamente la città ci ritiriamo nel nostro caldissimo appartamento accuratamente scelto sul sito Airbnb.
La mattina seguente la nostra destinazione è il Parco cittadino della “Tete D’or”. Situato nel cuore della città, offre un’ampissima zona verde con tanto di Orto Botanico e giardino zoologico con accesso gratuito.
Ovviamente lo zoo attira tantissimo Giulia e Stefano che non avrebbero voluto più uscire.

Dopo aver ammirato leoni, orsi, coccodrilli ed aver fotografato un carinissimo scoiattolo, ci incamminiamo verso la collina di Fourvière, la cosiddetta “collina che prega” per visitare la bellissima basilica che la domina e godere di uno splendido panorama della città dall’alto.
Vi consigliamo la salita sulla collina con la storica funivia, la “ficelle” che vi conduce proprio fuori la basilica.

La bellissima chiesa di fine Ottocento si presenta maestosa davanti ai nostri occhi ed il suo interno ci colpisce per l’abbondanza di ornamenti. KLXDATE.

Nella terrazza laterale alla basilica, è possibile, come già detto, godere di una veduta straordinaria della città.
Il terzo giorno ci dedichiamo ad esplorare il quartiere “Vieux Lyon” (Lione Vecchia). Caratteristico quartiere antico, patrimonio dell’Unesco, ricco di bei palazzi e negozietti. Sede della cattedrale della città, la chiesa di Saint Jean,all’interno della quale è possibile ammirare un bellissimo orologio astronomico.
Ci addentriamo nei vicoletti alla ricerca dei tanti passaggi segreti che caratterizzano il quartiere, i caratteristici “traboules” (Giulia è entusiasta di questa cosa e mi costringe ad aprire tutti i portoni dei palazzi alla ricerca dei passaggi segreti…)
Qui, nel quartiere storico, ci fermiamo a visitare il particolarissimo museo delle miniature e del cinema.

Un’altra breve sosta la facciamo nel piccolo museo delle marionette di “Guignol”.

Giunta l’ora di pranzo, ci indirizziamo verso “Les Halles Bocuse”, una sorta di mercato chiuso dedicato al celebre chef lionese, dove è possibile degustare le eccellenze gastronomiche locali.
Ovviamente non possiamo fare a meno di assaggiare i buonissimi macarons.
L’ultimo giorno, complice un clima particolarmente freddo, decidiamo di prendere un bus turistico che ci porta per circa 1h e 30 minuti alla scoperta di tutte le piazze e strade più belle di Lione. Un ottimo metodo per tenere i bambini al caldo e scoprire angoli che non avevamo ancora visto.
Prima di recarci in aeroporto, ci concediamo un ultima passeggiata lungo uno dei luoghi più romantici della città, il Lungo Rodano.

Qui, la città ci mostra la sua anima più vera, quella di una città affascinante, elegante, malinconica e contrastante. Ed è da qui, sulle rive del bel fiume, che le diciamo il nostro “au revoir”.
Il nostro consiglio : all’aeroporto acquistate la Lyon City Card costo adulti euro 57, bambini euro 19. Ha una validità di 3 giorni ed inclune Rhone Express (tram aeroporto centro città a/r), utilizzo senza limiti di metropolitana, autobus, bus turistico, battello turistico, entrata ai principali musei della città.
Rosaria – inviaggioconmiofiglio
Per ulteriori informazioni e date: http://www.it.lyon-france.com/
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