La Val d’ Orcia in Toscana è probabilmente una delle regioni più fotografate e instagrammate degli ultimi anni per il suo paesaggio di una bellezza assoluta. Il nostro itinerario di 3 giorni ci ha portato a scoprire alcuni dei paesi e luoghi più caratteristici della Val d’ Orcia come Pienza, San Quirico d’ Orcia, Bagno Vignoni e le terme San Filippo.
Itinerario in Val d’ Orcia
Cosa vedere in Val d’ Orcia in tre giorni, dai borghi più belli agli scorci più caratteristici.
Iniziamo con il dire dove si trova la Val d’ Orcia. E’ nel sud della provincia di Siena, a circa un’ora di macchina dall’omonimo capoluogo di provincia, Siena. La valle prende il nome dall’omonimo fiume, l’Orcia.
E’ una zona relativamente estesa e si estende su un totale di cinque comuni (oltre a innumerevoli villaggi più piccoli). Solo per questo motivo, raccomandiamo vivamente di viaggiare in macchina per essere il più flessibile possibile sul posto.
La base di partenza è stata l’ agriturismo Castello di Spedaletto con giardino dove i bimbi potessero giocare e una piscina apprezzatissima al ritorno dei nostri giri. Tra l’ altro è situato in una zona strategica per visitare con calma tutta la zona e assaporare ancora di più la bellezza della Val d’Orcia.
Bagno Vignoni
La prima tappa è stata Bagno Vignoni, piccolo e curatissimo centro termale dal quale si gode una bellissima vista sulla vallata. La particolarità che lo rende unico è data dalla la sua piazza centrale, formata da un grande bacino in pietra in cui sgorga l’ acqua termale. Fino agli anni 80 era permesso fare gratuitamente un bagno, mentre ora non è più possibile e ci sono altre terme libere dove andare.
Le sorgenti termali rimangono comunque l’ attrazione principale del borgo e l’ acqua sgorga ad una temperatura di 52°.
Le proprietà terapeutiche dell’ acqua sembra fossero conosciute già in epoca etrusca e furono usate sicuramente dai romani e successivamente anche da Papa Pio II e Lorenzo il Magnifico.
Da Bagno Vignoni l’ acqua termale scende più a valle creando una vasca termale dove è possibile fare liberamente il bagno. Chi è esperto di trekking può raggiungerle seguendo il percorso che si snoda parallelamente al percorso dell’acqua oppure si può raggiungere in auto passando su un sentiero sterrato.
San Quirico d’ Orcia
Visitare San Quirico è stato come entrare in una cartolina della Toscana: un piccolo borgo con case in mattoni, strade acciottolate e una storia millenaria tutta da scoprire. Il Medioevo a San Quirico d’Orcia non si respira solo passeggiando tra i vicoli della città, ma giá quando si giunge alla porta del paese e ci si trova al cospetto di un trabucco sembra di essere ritornati indietro nel tempo. Il trabucco è un’imponente macchina d’assalto usata sin dai primi secoli dell’alto Medioevo per scagliare proiettili di grandi dimensioni (massi, otri incendiate) contro le fortezze e città.
Impreziosiscono questo splendido borgo gli Horti Leonini, un giardino storico all’italiana curatissimo con ingresso è gratuito dove si trova anche un bel busto del Giano bifronte.
Da vedere a san Quirico d’ Orcia anche la Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta del XII secolo nella grande piazza dove sorge anche il sontuoso palazzo che ora ospita il municipio.
Cipressi di san Quirico d’ Orcia
Da san Quirico, facendo una piccola deviazione si raggiunge una tipica collina del panorama senese con due piccoli boschetti di cipressi che sono un pò il simbolo della Val d’ Orcia.
Si trova in mezzo ai campi a circa cinque minuti di auto a ovest della piccola città di San Quirico d’Orcia. Per essere più precisi, ci sono in realtà due motivi fotografici nelle immediate vicinanze: da un lato, il boschetto di cipressi, cioè un insieme di diversi alberi vicini e dall’ altro, molto più interessante, il cerchio di cipressi. E’ molto interessante fermarsi a scattare qualche foto, col paesaggio veramente fantastico!
Cappella della Madonna di Vitaleta
Ad un paio di chilometri dai cipressi di San Quirico d’ Orcia si trova un altro dei luoghi più fotografati della Val d’ Orcia: la Cappella della Madonna di Vitaleta. La cappella è posta su una collinetta e ci si arriva facendo un percorso a piedi di circa 700 m. dal parcheggio delle auto (non scordate di portare con voi un cappello e dell’ acqua visto che la strada è completamente al sole e non ci sono alberi). Il panorama che si gode da questa posizione è bellissimo e ed è ancora più spettacolare se arrivate qui al tramonto.
Pienza
Pienza è l’ ultima tappa del nostro tour della val d’ Orcia ed è anche il borgo più importante e rilevante di questo territorio.
La Pienza che oggi ammiriamo fu voluta da Papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, che, divenuto Papa nel 1458, vuole dare nuovo lustro al borgo natio dando vita a quella che oggi è conosciuta come l’incarnazione della città ideale: “nata da un pensiero d’amore e da un sogno di bellezza“, come scrisse Giovanni Pascoli.
Passeggiando per i graziosi vicoli e le strade di Pienza, si ha la sensazione di essere al centro di un insieme armonioso e proporzionato con la una splendida piazza, i palazzi rinascimentali intrisi di storia, le viuzze e gli scorci panoramici carichi di romanticismo.
Il consiglio è quello di lasciare l’ auto in uno dei parcheggi situati all ingresso della città, a valle e percorre i vicoli del borgo fino ad arrivare a Piazza Pio II, dove si affacciano l’imponente Cattedrale di Santa Maria Assunta con la sua bianca facciata rinascimentale, i Palazzi Piccolomini e Borgia (quest’ultimo, sede del Museo Diocesano) e il Palazzo Comunale con la sua suggestiva torre. Il Borgo è piccolo, ma è un condensato di bellezza dove gli scorci da ammirare non si contano.
Una caratteristica speciale di Pienza è il suo sentiero panoramico, che corre lungo le mura della città a sud del centro storico. Da qui si può godere di una bellissima vista sulla Val d’Orcia.
E visto che camminare mette fame, stuzzicati dall’ odore del famoso pecorino di Pienza, abbiamo concluso questa tre giorni in Val d’ Orcia nel miglior modo possibile, a tavola ad assaggiare le specialità della zona.