Questa passeggiata nel bosco, fino alle sorgenti delle streghe all’Alpe di Siusi, nel cuore delle Dolomiti, è un vero percorso sensoriale. Un’esperienza divertente e coinvolgente per grandi e bambini, alla scoperta delle antiche sorgenti magiche.
La leggenda racconta che in questo bosco, il bosch curasoa (cioè “bosco guaritore”), un tempo vivessero streghe buone che curavano persone e animali con l’acqua miracolosa delle sorgenti. E ancora oggi, quelle sorgenti si possono trovare alla fine del sentiero.
Alpe di Siusi: Sorgenti delle Streghe
Si tratta di vere sorgenti sulfuree che si possono toccare, annusare e perfino assaggiare. Si dice abbiano il potere di rigenerare la pelle, lenire le infiammazioni e rafforzare il sistema immunitario.
Come arrivare all’ Alpe di Siusi
Il sentiero inizia accanto all’hotel Tirler, a Saltria, sull’altopiano di Siusi. Si può raggiungere l’Alpe di Siusi in auto se si parte molto presto e si arriva entro le 9.00 del mattino. Dopo quell’orario, e fino alle 17.00, la strada che porta a Compaccio è chiusa al traffico. In quel caso, si può salire in autobus oppure prendere la Cabinovia Alpe di Siusi.
Una volta arrivati a Compaccio, si può raggiungere Saltria con una bella camminata pianeggiante di circa un’ora e un quarto, attraversando prati dove pascolano gli animali. In alternativa, si può prendere l’autobus che collega Compaccio a tutti gli snodi principali da cui partono i sentieri escursionistici (circa 10 minuti di tragitto).
Il percorso sensoriale parte proprio dall’hotel Tirler, subito sopra il parco giochi.


Via le scarpe, si parte!
La prima cosa che si incontra è un deposito per scarponi: il percorso è pensato per camminare a piedi nudi. Io ho trovato il coraggio di togliere le scarpe solo dopo aver percorso un bel tratto… forse perché, a differenza di chi vive in paesi dove il contatto con la natura è più naturale e immediato – e dove anche i bambini piccoli camminano scalzi nel bosco senza pensarci – noi italiani siamo un po’ più restii. La nostra prima reazione è pensare ai rischi…
Ma superare questa resistenza è bellissimo. E si scopre che non è affatto pericoloso! Il sentiero è curato e sicuro, senza sassi appuntiti o radici fastidiose. Si cammina su superfici morbide e piacevoli: muschio fresco, foglie, cortecce, legno liscio e caldo dei piccoli ponti sui ruscelli.
Magia nel bosco
Da qui in poi inizia il vero sentiero, un susseguirsi di sorprese: ponti sospesi sopra i ruscelli, capanne fatte di rami con dentro misteriosi pentoloni dove inventare pozioni magiche, giacigli per rituali inventati sul momento…



E infine, dopo circa due ore di camminata, giochi e meraviglia, tra le opere dell’artista Hans Mitterrutzner – che crea sculture e simboli magici con elementi della natura – si arriva davvero alle sorgenti sulfuree, poco prima che il sentiero si chiuda ad anello.
Questo percorso è un’avventura emozionante non solo per i bambini, ma anche per noi adulti. Nel bosco di Saltria si torna un po’ bambini: si riscopre la meraviglia, si abbandonano per qualche ora le regole e le abitudini. Per chi cerca una pausa fisica e mentale dalla routine, questa gita è davvero il massimo!
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