Quando ho detto a mia figlia di 18 anni che avevo prenotato per un fine settimana solo per me e per lei ad Amsterdam, ci è mancato poco che non mi ridesse in faccia.
“Ma ad Amstedam ci si va con gli amici, non con la mamma, ti immagini se lo dico in giro?” mi ha risposto sarcastica.
“Vabbe, vorrà dire che non lo racconti a nessuno” ho replicato un pò stizzita ” e poi ti è sempre piaciuto andar in giro per musei e ad Amsterdam ce ne sono di importantissimi….. vedrai che ti piacerà anche se ci sono solo io che ti faccio compagnia”
La verità è che non le ho detto che le volevo farle una sorpresa. La volevo portare, si ad un museo, ma ad un museo veramente particolare che sapevo le sarebbe piaciuto moltissimo: il Tassenmuseum. Non fatevi ingannare dal nome il Tassenmuseum è il Museo delle Borse
Come molte ragazze della sua età anche mia figlia è una appassionata di borse e scarpe e conosce per nomi modelli che io classificavo semplicemente come “borsa con tracolla” o “borsa a mano” e invece esistono le Birkin Bag, le Baguette, le Kelli Bag ( beh, questa l’ avevo sentita anch’io) la Monogram Speedy Bag…..
E allora quale occasione migliore che un museo dove viene illustrata la storia delle borse e delle borsette femminili?
Il museo delle borse e delle borsette, situato nel cuore di Amsterdam, raccoglie i pezzi collezionati da Hendrikje Ivo durante un arco di tempo di 35 anni. Con una collezione esclusiva di circa 4.000 pezzi, il museo costituisce la più grande esposizione al mondo nel suo genere.
La collezione mostra le forme e le caratteristiche delle borse e delle borsette nel tempo: dal medioevo ad oggi, suddivise per epoche storiche: borsette del sedicesimo secolo, borse del diciannovesimo secolo e, per finire, borse dei giorni nostri con materiali, forme, design che riflettono la storia della nostra società. D’altronde, qual è l’accessorio che crisi o non crisi, a cui non rinunciamo? Sì, è proprio lei: la borsetta.
Il museo mostra come la condizione della donna passi anche attraverso la sua borsa. Si passa dalle borse in madreperla e perline o filo d’ argento (belle, ma scomode), alle borse di cuoio, materiale che all’ epoca veniva considerato meno sofisticato, ma molto più resistente e flessibile in caso di viaggi.
A conclusione del viaggio mia figlia ha detto “Ma come mai che non lo conoscevo? Ci devo venire anche con Mary e Irene“. E la prossima volta non ci sarò più io ad accompagnarla. Ma che importa, questo fine settimana trascorso insieme è stato fantastico.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17. Il costo del biglietto intero è di € 12,50, ma sono previsti sconti per studenti, over 65, bambini e gruppi e per i bambini con meno di 6 anni è gratis.
Per maggiori informazioni visitate il sito