Dal 28 ottobre al 1 novembre 2015, la decima edizione di Segni d’infanzia, festival internazionale d’arte e teatro per le nuove generazioni

Diviso tra l’acqua e il cielo, simbolo di nascita nell’immaginario di grandi e bambini, la Cicogna è un uccello migratore che ci consegna l’eco di paesi lontani, il fascino del viaggio e dell’incontro con l’altro. Ma, al tempo stesso, il suo nido ci ricorda l’importanza del costruire un luogo che ci appartiene e ci racconta, dove vivere e prendersi cura di qualcuno e di qualcosa, un posto sicuro dal quale partire e a cui fare ritorno.

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Per cinque giorni, la città dei Gonzaga diventa il nido ma anche l’oggetto che la cicogna trasporta caparbiamente, con spettacoli, percorsi d’arte e incontri prevalentemente legati ai sensi, che contemplano anche laboratori, pittura en plein air, gessetti, incastri e costruzioni con la materia.

Torna, inoltre, l’appuntamento – momento di scambio e confronto fra critici internazionali, artisti e spettatori – degli Spunti(ni) critici, nato per e all’interno del progetto Il Calabrone Critico, sostenuto da Fondazione Cariplo, che – con l’ambizione di tornare in una dimensione europea – si chiude quest’anno con il viaggio al festival teatrale di Avignone di un gruppo di sei vincitori selezionati tra i più di 500 studenti che hanno partecipato e scritto recensioni. E ci sarà anche modo di festeggiare, con un evento speciale, i 30 anni del Parco del Mincio.

Ancora una volta, Segni d’infanzia è dunque lo spazio in cui nasce e si celebra l’incontro fra artisti di altissimo livello – tra i nomi in programma, Barbara Melois, Limfjordsteatret, Teatropersona e Accademia Perduta/Romagna Teatri, La Compagnie D’A…!, Onda Teatro, Caterina Paolinelli, Teatro Gioco Vita, Teatro all’improvviso, Compagnia Rodisio in collaborazione con La Roulotte Enchantée et ses Spectacles, Teatro dell’Archivolto, Associazione Artemista e Associazione Peppino Sarina – che condividono con i bambini il piacere e la capacità di mettersi in discussione con infinita generosità e creatività tipica dell’infanzia, ancora e sempre di più per gli spettatori del festival, che vanno dai 18 mesi ai 18 anni e includono anche adulti curiosi e genitori ambiziosi: uno stato dell’anima capace di farci sognare e vivere vite come uniche opere d’arte irriproducibili.

Programma completo, repliche e orari degli spettacoli, sul sito www.segnidinfanzia.org.


Fonte: Comunicato Stampa