Conoscevo Mazara del Vallo solo per il suo porto pescherecci, che è il piú importante d’ Italia. Ma la città è stata una vera scoperta: qui l’ arte è di casa e la si può ammirare facilmente passeggiando per il centro storico.
Mazara del Vallo, cosa vedere
La città ha origine molto antiche, come tutti gli insediamenti umani di questo territorio e la si può considerare come la prima colonia fenicia (IX a.C) e poi emporio marittimo della vicina Selinunte. Dopo il succedersi di Cartaginesi, Siracusani, Romani e Goti, fu con la dominazione Araba che visse il periodo di massimo splendore e ricevette il tipico impianto urbano della Casbah caratterizzato da viuzze e vicoletti stretti tuttora visibile nel vecchio centro storico. Dopo gli Arabi arrivarono i Normanni che diedero un nuovo impulso alla città e la dotarono di possenti mura di fortificazione, di un castello (di cui attualmente rimane solo una porta) del Duomo e di altri edifici di culto. Nel 1820 la città partecipò ai moti rivoluzionari collaborando con Garibaldi.
Tutto questo avvicendarsi di storia, di dominatori e nuove culture si può ancora vedere quando si visita Mazara del Vallo e visto che il centro storico è abbastanza ristretto è possibile scoprire la città in una giornata, cosa che la rende una meta ideale per chi ha bambini anche piccoli.
Arco Normanno
Accedendo dal lungomare di Mazara del Vallo, ci si trova subito difronte all’ Arco Normanno – simbolo della città – che costituiva l’ ingresso del castello normanno voluto dal conte Ruggero all’ inizio dell’ anno 1000. Oggi ne rimane solo un resto perchè venne demolito nella seconda metà dell’ottocento per realizzare il lungomare.
Cattedrale
Mazara si dice che sia anche la città delle 100 chiese ed infatti passeggiando nel centro storico ci si ritrova spesso con il naso in su ad ammirare qualche facciata o portale.
La più maestosa è la grande Cattedrale di origine normanna costruita nell’XI sec. sul luogo dove in precedenza sorgeva una moschea, e completamente rimaneggiata nel Seicento. Se già fuori è imponente e finemente decorata, l’ interno è magnifico. Si possono ammirare dipinti, sculture, tombe e affreschi in “trompe-l’oeil”. Camminando nella navata di sinistra il pavimento è costituito da una lastra di vetro che permette di vedere le vecchie fondamenta. Si rimane a bocca aperta nell’ammirare la bellezza decorativa di questa costruzione.
Piazza della Repubblica
Accanto alla Cattedrale si trova Piazza della Repubblica di età barocca che è il cuore della città vecchia. Salotto buono della città di Mazara del Vallo, la piazza è circondata da porticati e palazzi ben tenuti con al centro della stessa la statua di San Vito e poco più avanti la Kesbah.
Museo del Satiro
Il Museo del Satiro è un piccolo gioiello che si trova nella Chiesa sconsacrata di Sant’Egidio. Il museo ruota attorno alla sua attrazione principale, una statua in bronzo noto come il Satiro Danzante, che fu pescata dai pescatori locali, nella primavera del 1998. La scultura raffigura un satiro che danza con le braccia aperte e la testa piegata indietro. Prima di andare ad ammirare la statua assicuratevi di guardare il video di 25 minuti che racconta la storia del ritrovamento della statua.
Casbah
Ma Mazara ha un’altra particolarità che la rende unica. In questa città il sacro e profano si mescolano, si uniscono e si confondono nel cuore della casbah: quartiere centrale dove gente d’Africa e siciliani convivono. Il quartiere è stato valorizzato rimettendo a nuovo le mura, le porte, le stradine decorate con le ceramiche dipinte che raccontano la storia della città e dei luoghi.
Teatro Garibaldi
Il teatro Garibaldi è un’ altro dei gioielli da vedere a Mazara del Vallo. Inaugurato ai tempi dello sbarco di Garibaldi in Sicilia, era il teatro del popolo, costruito dai maestri d’ascia Mazaresi con legno proveniente da barche dismesse. Le travi portanti sono costituite da 2 alberi maestri e visto che era stato costruito per il popolo, le logge sono tutte uguali tra loro senza palco d’onore. Durante la visita si è seguiti dal personale del teatro che raccontano e fanno scoprire tutte le particolarità di questa costruzione rendendola così ancora più interessante. Questo piccolo teatro fino ad una cinquantina di anni fa era addirittura chiuso ed usato come magazzino ed ora è uno dei vanti di questa città.
Per chiudere in dolcezza
E per finire veniamo al dolce, al celebre cannolo siciliano. Chiedendo in giro dove si trovavano i migliori mi hanno indirizzato alla pasticceria “Profiterolles”. E’ difficile raccontare la delizia di questo dolce preparato al momento. Ma almeno se non potete provarne il sapore potete gustarlo con gli occhi in questa foto.