Un primo importantissimo consiglio per visitare insieme ai propri figli le magnifiche zone del Salento e della Valle d’Itria, nella Puglia centro-meridionale, è quello di evitare possibilmente il mese di agosto.
I ponti di primavera e il mese di giugno o l’inizio di settembre possono essere la soluzione perfetta, poiché il clima, se soleggiato, permette di vivere il mare e la spiaggia, ma le vie dei borghi non sono sovraffollate e le temperature possono essere sostenibili tanto da permettere anche gite e passeggiate nell’entroterra.
Top 5 dei luoghi del Salento da non perdere con i bambini
Partirei con la “top 5” dei luoghi da non perdere con bimbi al seguito, in modo tale da dare un’idea di massima delle tappe interessanti intorno alle quali poi costruire, ampliare e creare un possibile “tour” a propria misura.
Alberobello
Alberobello è l’attrazione più conosciuta e particolare della zona della Valle d’Itria.
Sul perché portarci i bambini, i motivi che mi vengono in mente sono tanti:
- perché quando si arriva di fronte alla vista dalla scalinata che scende verso le colline punteggiate di trulli si rimane a bocca aperta e si ha l’impressione di attraversare un portale che conduce in un’altra epoca;
- perché la storia dei trulli è divertente;
- perché si può salire sui tetti a fare merenda;
- perché la parte entusiasmante è girare a caso e perdersi nelle vie del borgo alla ricerca degli angolini più particolari;
- perché si può giocare a fare gli esploratori con cartina alla mano e cercare la chiesa trullo, il trullo siamese, il trullo sovrano, il trullo museo, addirittura (questo non compare sulle cartine ma l’abbiamo trovato noi) il trullo del pediatra;
- perché sui tetti dei trulli ci sono disegni misteriosi sui quali si possono inventare moltissime storie e interpretazioni.
Alberobello è presa d’assalto anche fuori stagione, per godersela è necessario optare per un giorno infrasettimanale… d’altra parte, tanta bellezza richiama tanto pubblico.
Ci sono diversi parcheggi custoditi nei dintorni, con la possibilità di raggiungere la zona dei trulli con una bella passeggiata a piedi.
CURIOSITA’ SUI TRULLI La storia dei trulli è curiosa: sostanzialmente sono una sorta di abuso edilizio suggerito alla popolazione dai governanti locali dell’epoca per eludere la “pressione fiscale” dei poteri più alti sulla costruzione di nuovi edifici: i trulli erano progettati per una costruzione “a secco”, senza cemento o simili, per essere più facilmente smontati in caso di controlli, a seguito dell’introduzione di ingenti imposte sulle nuove costruzioni. Sembrerebbe quindi che Alberobello sia stato proprio un covo di cittadini rivoluzionari! |
Ostuni
Ostuni è un bellissimo borgo tutto bianco, con tanti angoli suggestivi, tanti ristoranti dall’ottima cucina incastonati tra le gradinate bianche, i vicoli addobbati a festa e illuminati da lampadine colorate.
Molto divertente recarsi al punto di informazioni per i turisti, chiedere la mappa con il percorso a tappe e lasciarlo gestire ai bambini: è una via dritta, che sale in cima al paese, tra vicoli, chiese e palazzi, e scende per un tratto; è difficile perdersi, a meno che non ci si voglia avventurare tra i vicoli senza meta, ma anche in questo caso si ritrova facilmente la strada principale.
Se siete soliti cercare alloggi su Airbnb, a Ostuni è molto particolare l’architettura delle case: dentro sono costruite come i trulli, e spesso hanno un’apertura proprio sul tetto, con terrazzi meravigliosi dalla vista impagabile sul borgo e sulla campagna circostante. E’ come se ci fosse una “città sopra la città”, visto che quasi ogni casa ha questo spazio aperto e spesso arredato, con piante, salottini, ombrelloni. La colazione sul tetto, con vista sulla cattedrale, è uno dei ricordi più belli che conserviamo di questa vacanza.
Cisternino
Cisternino è un piccolo borgo a pochi minuti di strada da Ostuni, che è bellissimo visitare con i bambini poiché ad ogni angolo, sui muri, sulle fioriere, sui decori appesi lungo le strade ci sono disegni e frasi da cercare, che possono essere divertenti, ironiche oppure brillanti e riflessive… come se il paese fosse stato trasformato in un libro di poesie tridimensionale, tutto da vivere.
Ci sono poi, in questo periodo (primavera 2024), esposte tantissime altalene, anch’esse decorate con frasi e poesie, appese a fili e sospese sopra le proprie teste, oppure installate agli angoli dei vicoli.
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Otranto e le cave di bauxite
Otranto è un autentico gioiello, con mura giallo chiaro a picco su un mare azzurrissimo.
La bellezza di questa cittadina, anch’essa percorribile in stile “caccia al tesoro” con cartina alla mano, è anche nelle chiese e nella sua storia.
La cattedrale è stupenda anche da ammirare solo esternamente. Consiglio di entrare solo a chi desidera raccontare ai propri figli la storia del martirio che l’ha resa famosa, e di cui resta testimonianza di una cappella con le pareti interamente ricoperte dei teschi dei martiri. Emotivamente è molto forte e se si desidera rimandare questo discorso ad un’età diversa si può rimanere ad ammirare i mosaici subito adiacenti all’ingresso della chiesa, senza addentrarsi sul fondo e verso questa cappella, che dall’ingresso non è visibile interamente.
Più vicina al mare c’è una chiesetta antichissima e miracolosamente conservata integra attraverso le vicissitudini storiche che l’hanno accompagnata.
A pochi minuti da Otranto vale la pena visitare il meraviglioso lago verde smeraldo che si è formato in un’ex cava di bauxite, con le pareti di roccia rosso acceso. Sembra di entrare dal vivo in una cartolina, o in un documentario naturalistico. Vale la pena far fare ai bambini un giretto sui vari percorsi tracciati tra le rocce, senza avvicinarsi troppo al dislivello della cava.
Gallipoli
Descritta come invivibile in alta stagione, Gallipoli è un’altra esperienza che vale la pena fare, anche solo per sperimentare il bagno in un mare caraibico proprio sotto le mura di un antico borgo, e per girare tra le boutiques e i negozi di artigianato particolarissimi che fiancheggiano le viuzze del centro.
Ma anche il lato culinario non è da trascurare… sono tantissime le specialità pugliesi che grandi e piccoli adoreranno, dalle diverse proposte di carne alla griglia, tra cui un posto speciale va riconosciuto alle “bombette pugliesi”, alle pucce salentine, tipici panini locali di cui molte versioni sono a base di pesce.
Altri luoghi da visitare nel Salento
Ci sono poi molte altre belle mete in Salento, magari più o meno interessanti a seconda della stagione… ad esempio il borgo di Locorotondo, o la famosa Galatina, luogo di origine della famosa leggenda delle “tarante” salentine, in cui poter acquistare, per la gioia dei bambini, il tamburo salentino artigianale con il logo del ragno e i nastrini colorati.
Poi sul versante spiagge abbiamo la bella zona dei laghi Alimini, dove fare lunghissime camminate in riva al mare, le Maldive del Salento, Punta Prosciutto, Torre dell’Orso…potrei andare avanti per molto, ma essendo noi andati in primavera ho poca esperienza vissuta delle località esclusivamente marittime, quindi non mi dilungo.
Non mi resta a questo punto che augurarvi di riempirvi gli occhi dell’azzurro del mare e del giallo delle scogliere di questa terra magica, che a noi è rimasta nel cuore.