Visitare il Galles è sempre stato un mio sogno e finalmente quest’ anno ci sono riuscita.
Il Galles è una regione situata nel Regno Unito, famosa per la sua bellezza naturale, la sua storia e la sua cultura e nei nostri quattro giorni di vacanza abbiamo visitato alcune delle sue attrazioni più famose: Cardiff, la miniera di Big Pit, il St Fagans National History Museum oltre che ad alcuni deliziosi paesi incontrati lungo il nostro tour.
Quattro giorni nel Galles: cosa vedere
Dopo essere atterrati all’ aeroporto di Bristol e aver ritirato l’ auto a noleggio, ci dirigiamo subito in direzione di Cardiff. Il viaggio è abbastanza tranquillo e la prima cosa che ci stupisce è che una volta arrivati in Galles, tutti i cartelli, ma proprio tutti sono scritti sia in Inglese che in gaelico, lingua per noi assolutamente incomprensibile!
Giunti a Cardiff, la sera ci dirigiamo subito a piedi verso la baia, dove sono concentrati tanti ristoranti di tutti i generi, dai fast food ai ristoranti etnici ed altri luoghi di ritrovo per giovani. Ma anche per una famiglia è bello passeggiare in questa zona, sulle stradine affacciate sul mare e godere della spensieratezza del momento.
Domani la giornata sarà più greve. Abbiamo in agenda la visita di una miniera.
La miniera Pig Pit
Una delle cose da vedere in Galles è una miniera in quanto qui è nata l’ industria mineraria britannica. Ci dirigiamo verso Big Pit, una miniera situata nella città di Blaenavon, in un’area che, per la sua importanza storico-sociale, è Patrimonio dell’Umanità dal 2000.
Questa miniera è stata una delle più importanti del Galles ed è stata utilizzata per estrarre carbone per molti anni.
Il tempo non è dei migliori e sembra quasi voler sottolineare la fatica e la miseria dei minatori del XiX secolo.

Muniti di casco e faretto che ci vengono forniti all’ inizio della visita scendiamo con un montacarichi per 90 metri nelle viscere della terra.

Ci accompagna un ex minatore che sarà la nostra guida per i 50 minuti della visita. Parla della sua vita da minatore, di come ci si muoveva tra i cunicoli sotterranei, dello sfruttamento dei bambini e delle donne, della polvere di carbone che era ovunque, dell’ umidità presente sia in miniera che nelle case. Per farci immaginare come poteva essere la vita nella miniera ci chiede di spegnere le torce e il buio è così totale che per noi è inimmaginabile che ci possa essere stata gente che ha lavorato in quelle condizioni, soprattutto i bambini.
Oltre alla miniera si può visitare anche il museo che è proprio in uno degli edifici che ospitava al suo tempo gli spogliatoi. Le immagini e gli oggetti dei minatori e delle loro famiglie raccontano una vita di stenti e di povertà che fa capire perchè la Rivoluzione Industriale e i sindacati siano nati proprio in questi luoghi.
La visita a Big Pit è stata un’ esperienza unica che ci ha toccato profondamente e che ci ha fatto capire molto di più di tutto quello che avevamo letto nei libri di storia. Nostro figlio ci ha chiesto anche nei giorni a seguire se veramente i bambini lavoravano nel buio in quelle condizioni.
Cardiff
Cardiff è la capitale del Galles, una città vivace e cosmopolita, con molti negozi, ristoranti e attrazioni turistiche. Abbiamo visitato il castello di Cardiff, che risale al 11 ° secolo e offre una vista panoramica sulla città. E’ stato costruito su una fortezza romana e poi è stato restaurato più volte. Le audioguide (in italiano) che vengono consegnate all’ ingresso ci spiegano dettagliatamente tutte le parti del castello. Inoltre c’è anche un bel prato dove è possibile riposarsi durante la visita e se si hanno dei bambini al seguito è sempre consigliabile.

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Cosa vedere nei dintorni di Cardiff
Piacevoli da visitare sono i paesi vicino a Cardiff. Lungo la strada che costeggia il canale ci stupisce l’ effetto della marea. In particolare la bassa marea è così evidente che le barche anche se sono abbastanza al largo sono a secco. Gli abitanti approfittano di questa bassa marea per ritagliarsi un pò di spiaggia. Nonostante non sia molto caldo, scendiamo anche noi sulla spiaggia, anche se è impensabile mettersi in costume come invece qui fanno tutti.
Ci fermiamo poi in bar a prendere un gelato ed osservare questo strano fenomeno della marea a noi sconosciuto.
St Fagans National History Museum
L’ ultima tappa del nostro breve viaggio in Galles è il St Fagans National History Museum, non un classico museo con gallerie ed oggetti in mostra, ma un vasto spazio all’ aria aperta.
All’ingresso del Museo vi è una zona interna che fornisce molte informazioni sulla storia dello stile di vita in Galles. Ma il museo prende vita quando ci si avventura all’aria aperta. Si va alla scoperta di edifici che sono stati trasportati da tutto il Galles, e che ci fanno fare un passo indietro nel tempo per vedere come in realtà era la vita in questa regione.

Le case si differenziano per età e decorazioni e vanno dall’ età vittoriana fino al 1970 e non mancano i luoghi verdi con boschetti, fattorie e animali.
La visita è consigliabile solo se c’ è bel tempo in quanto il museo è tutto all’ aperto.
Dove dormire a Cardiff
L’albergo che abbiamo prenotato a Cardiff è un Holiday Inn Express, che si trova vicino alla baia. La camera non è molto grande, ma pulita ed accogliente e poi la colazione è gratuita (cosa da non sottovalutare quando si viaggia in quattro).
Come arrivare a Cardiff
In aereo: l’ aeroporto di Cardiff si trova a 19 km dal centro ed è servito da alcune compagnie aeree anche low cost che partono dall’ Italia. Non essendo un grande aeroporto e i voli e gli orari cambiano spesso vi consiglio di controllare su Skyscanner con quale compagnia potete volare.
Altro aeroporto vicino è l’ aeroporto di Bristol.
La nostra conclusione è che il Galles è una destinazione meravigliosa per le famiglie che desiderano scoprire la storia e la cultura del Regno Unito. Con attrazioni come la Pig Pit Mine, Cardiff e St Fagans National History Museum, non c’è mai un momento noioso.
Guest BloggerQuesto post è stato scritto da un “Guest Blogger”. Quantomanca è sempre lieto di ospitare altri appassionati di viaggi desiderosi di condividere le loro esperienze con i suoi lettori.
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