Il nostro viaggio on the road in California prosegue lungo la leggendaria Route 66, attraversando paesaggi desertici e cittadine dal fascino retrò. Questa strada, simbolo di avventure senza tempo, ci regala un tuffo nel passato tra vecchie pompe di benzina, insegne vintage e locali che sembrano usciti da un film degli anni ‘50.

Route 66: il sogno americano dei motociclisti

Chi non ha mai sognato di percorrere almeno un tratto della mitica Route 66? Immortalata in film, canzoni e libri, questa strada simbolo di libertà è stata per noi una tappa obbligata (il marito motociclista l’ha messa come condizione imprescindibile per questo viaggio!).

Partiamo da Flagstaff facendo un piccolo tratto della storica strada, ma finiamo quasi subito in autostrada. È a Seligman che ritroviamo il vero spirito della Route 66! Più che un paese, Seligman è una strada piena di negozi di memorabilia dove il tempo sembra essersi fermato.

pubblicita

route66 seligman

Davanti ad ogni negozio fanno bella mostra diverse auto d’epoca che sembrano uscite direttamente dal film d’animazione “Cars” (non a caso, gli autori si sono ispirati proprio a questi luoghi per il loro capolavoro Disney-Pixar).

rout66 oldauto

route66bar

Dopo aver fatto incetta di souvenir – una maglietta e una bellissima targa in metallo che ora fa bella mostra in garage – ripartiamo verso Kingman. La Route 66 prosegue solitaria tra paesaggi aridi e desertici che ci regalano emozioni da film western. È proprio quella sensazione di libertà e avventura che cercavamo!

route66

Ci fermiamo per una pausa da “Hackberry General Store“, un autentico spaccato d’America dove incontriamo anche un gruppo di motociclisti italiani. Il termometro segna 38 gradi, ma siamo troppo entusiasti per farci scoraggiare dal caldo.

route66 moto

Per pranzo facciamo tappa a Kingman dove ci concediamo un classico americano: hamburger e patatine da “Jack in the Box”. Con la pancia piena, proseguiamo verso Pahrump dove abbiamo prenotato il nostro hotel, attraversando paesaggi sempre più aridi e desolati, ma incredibilmente affascinanti.

route66 deserto

ASSICURAZIONE VIAGGIO: per un viaggio senza stress, è essenziale avere un’assicurazione di viaggio. Gli imprevisti possono sempre capitare, ed è meglio essere preparati piuttosto che trovarsi in difficoltà. Un’assicurazione di viaggio ti protegge in caso di emergenze sanitarie, furti, smarrimento del bagaglio, cancellazione del viaggio e molto altro. Per questo consigliamo Heymondo, che offre un ottimo rapporto qualità-prezzo e un servizio completamente online, facile e veloce da utilizzare.

📌 Esclusivo per i lettori di Quantomanca: approfitta di uno sconto del 10% prenotando tramite questo link con sconto già attivato.

Death Valley: il punto più caldo della terra

Il giorno seguente ci prepariamo ad affrontare l’ultimo tratto dei paesaggi desertici ai quali, a dire il vero, ci siamo ormai affezionati. La strada che percorriamo passa per la leggendaria Death Valley, un luogo tanto affascinante quanto estremo. La “Valle della morte” è uno degli ambienti più inospitali del pianeta, con temperature che in estate possono superare i 50°C! Per fortuna, viaggiamo in una stagione più mite, ma il caldo si fa comunque sentire.

Attenzione: il caldo qui è estremo! Già alle 10 di mattina la temperatura supera i 40 gradi e quando usciamo dall’auto ci avvolge un’ondata di vento caldo che sembra uscire da un forno. Il mio consiglio più importante: portate sempre con voi abbondanti scorte d’acqua, specialmente se viaggiate con bambini. I cartelli che incontrerete lungo il percorso non scherzano quando avvertono del rischio di disidratazione!

La nostra prima tappa è Zabriskie Point, un panorama surreale fatto di colline ondulate dai colori dorati e ocra. La luce del sole del mattino le rende ancora più spettacolari. Proseguiamo verso Badwater Basin, il punto più basso del Nord America a 86 metri sotto il livello del mare. Qui, il terreno è una distesa di sale bianco che si estende a perdita d’occhio.

death-valley bad-water-bacin

death valley

Ci fermiamo poi a Furnace Creek dove si trova il Visitor Center – un’oasi di refrigerio dove potete rinfrescarvi, usare i bagni (puliti!), connettervi a internet e ottenere informazioni utili sull’area.

Per pranzo facciamo una sosta a Panamint Springs, nell’unico ristorante disponibile in questo avamposto nel deserto. Lo Yosemite Park è ancora lontano, quindi ci rimettiamo in viaggio con entusiasmo. Il paesaggio inizia finalmente a cambiare dopo Lone Pine, dove cominciamo a vedere qualche albero: un segno che stiamo lasciando il deserto alle spalle.

Nel pomeriggio raggiungiamo Mammoth Lakes, la nostra base per i prossimi due giorni. Che contrasto con i paesaggi che abbiamo attraversato finora!

Mammoth Lakes e dintorni: un paradiso alpino in California

mammoth lake

Mammoth Lakes è una deliziosa località di montagna, con abeti maestosi ovunque. Una delle cose più carine sono i tram a carrozza singola, davvero caratteristici, che portano gratuitamente i visitatori in giro per la città e verso i laghi circostanti. Ne prendiamo subito uno per esplorare la zona!

mammoth lake tram

Questo posto è un paradiso per gli amanti delle attività all’aria aperta! Nei boschi sopra il paese è possibile fare bellissime escursioni, mentre sui laghi si possono affittare canoe e altre imbarcazioni per godersi l’acqua cristallina. C’è anche la possibilità di fare trekking a cavallo per i più romantici, ma ciò che va per la maggiore tra i giovani sono le mountain bike e gli skateboard (che potete noleggiare facilmente in paese).

Non perdetevi la città fantasma di Bodie! Decidiamo di fare una gita in questa autentica ghost town (visita a pagamento, ma ne vale assolutamente la pena), dove sembra di tornare in un film sui primi pionieri. È un’esperienza davvero affascinante, soprattutto per i bambini che faranno mille domande sulla vita di quei tempi.

bodi

Prima di tornare in hotel, ci dirigiamo verso il Mono Lake, un lago di origine vulcanica che risale a circa 700.000 anni fa. È un vero paradiso per il birdwatching e ospita numerose specie di uccelli. La vista delle formazioni calcaree che emergono dall’acqua crea un paesaggio quasi lunare, assolutamente da fotografare!

mono lake

Consigli di viaggio:

  • La Route 66 è un’esperienza da non perdere per gli amanti della cultura americana.
  • La Death Valley richiede precauzioni particolari a causa del caldo estremo: è fondamentale portare molta acqua e proteggersi dal sole.
  • Mammoth Lakes è una base ideale per escursioni e attività all’aria aperta.

Il giorno successivo ci attende un’altra meraviglia naturale: lo Yosemite National Park. Ma questa è un’altra storia