orvieto con bambini

Orvieto, arroccata su una rupe di tufo dorato che domina un’ampia vallata, sa offrire mille spunti per una visita con i più piccoli, sia per il suo bellissimo territorio che per essere stata, nel periodo etrusco e nel Medioevo, un centro davvero importante. Insomma, se andate in Umbria con i bambini, Orvieto merita una visita in quanto è una vera e propria città racchiusa nelle dimensioni di un borgo: musei, monumenti, laboratori e sotterranei l’uno accanto all’altro, per dar modo ad ognuno di costruirsi la propria esperienza su misura.

 
 
 
 
 
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Orvieto con i bambini accompagnati da Anna, giovane mascotte virtuale

Visitare Orvieto con i bambini è molto divertente, perchè avranno a disposizione un’ assistente virtuale di nome Anna, che li accompagnerà lungo lungo la visita della città.  Anna è una giovane mascotte che, grazie alla realtà aumentata di un’app facilmente scaricabile, prende vita sugli smartphone di chiunque ne inquadri il volto nelle varie segnaletiche turistiche distribuite per il centro storico.

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Si scoprirà così Anna esploratrice che porta alla scoperta del celeberrimo Pozzo di San Patrizio*, che scende nelle viscere della terra fino a raggiungere l’acqua e risalire lungo scale elicoidali che non si incontrano mai.

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Pozzo di San Patrizio

Anna “turista” accompagna invece i bambini tra le vie e i vicoli di Orvieto, parlando, tra produzioni tipiche e curiosità, del mistero delle visite guidate ai sotterranei, dal Labirinto di Adriano alla centralissima “Orvieto Underground”*, e introduce le meraviglie della cattedrale e dei suoi tesori.

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Orvieto underground

Il duomo di Orvieto

La visita al maestoso Duomo* è imprescindibile per chiunque arrivi ad Orvieto: la facciata, che lo ha reso noto in tutto il mondo come “giglio d’oro delle cattedrali” è un tripudio di architettura, scultura e mosaici, mentre l’interno conserva gioielli inestimabili, come le statue dell’Annunciazione e degli Apostoli (ritornati dentro al Duomo dopo un secolo) o il superbo ciclo pittorico di Luca Signorelli nella Cappella di San Brizio. Una visita al tesoro della cattedrale e al vicino Museo dell’Opera del Duomo* completerà lo stupore di tanta magnificenza. 

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Duomo di Orvieto

Musei archeologici

Durante la visita di Orvieto, i bambini potranno di nuovo incontrare Anna (lo confessiamo, il nome è un omaggio alla compianta Anna Marchesini, orvietana DOC) in versione etrusca, che accompagna alla scoperta dei due musei archeologici: il Faina*, dove è predisposto un apposito circuito per i più piccoli con le illustrazioni di Emanuele Luzzati, e l’Archeologico Nazionale*, dove si può godere, accanto ai reperti originali, anche della ricostruzione, in realtà aumentata, del Tempio del Belvedere.   

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Museo Faina

Per chi volesse approfondire la conoscenza degli Etruschi, c’è anche la necropoli* poco fuori le mura, raggiungibile attraverso un camminamento ad anello che cinge la rupe su cui è costruita Orvieto e che rappresenta il cuore del PAAO, il Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano. 

Orvieto medievale

Un posto a parte merita Anna in versione medievale, che rappresenta forse lo spirito più vivo e pulsante di Orvieto, che ha conservato moltissimo dei fasti del Medioevo, a partire dalla cattedrale, per arrivare alla Torre del Moro*, da cui si può godere di una vista mozzafiato sui tetti del centro storico, dal Palazzo del Capitano del Popolo a San Domenico (una chiesa che, seppur “mozzata” durante il periodo fascista, conserva testimonianze storiche e artistiche di altissimo livello), dalla collegiata di Sant’Andrea coi suo sotterranei fino, ovviamente, al quartiere medievale.

Quello che si snoda tra le rupi di San Giovanni e la ultra-millenaria chiesa di San Giovenale, è infatti un intero quartiere dove il Medioevo si può respirare a pieni polmoni, sia tra i palazzi nobiliari, che tra le casette più povere della zona della Cava, che rappresenta il nucleo più antico della città. 

Pozzo della Cava

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Pozzo della Cava

Proprio in questo rione si trova il complesso sotterraneo del Pozzo della Cava*: nove ambienti ipogei che si snodano sotto le vie e le case di Orvieto e che nascondono tesori etruschi, medievali e rinascimentali, come le fornaci di ceramica, le cisterne, i cunicoli, le cantine e il maestoso pozzo che dà nome a tutta la struttura.

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Le cantine del Pozzo della Cava

A rendere particolarmente adatta ai più piccoli questa visita, oltre alla facilità del percorso nonostante i suoi quattro livelli, è anche la presenza di mini-guide cartacee pensate su misura per i bambini e i giovani ragazzi: sette personaggi, disegnati con non poca ironia, raccontano la loro storia accompagnando i fanciulli di tutte le età alla scoperta delle differenti aree. Così Donna Violante e il marito Giacomo “Mai Non Suda” spiegano la fornace, il complesso sistema delle cantine e la cisterna etrusca, Papa Bonifacio VIII porta alla scoperta dei butti medievali, mentre il suo collega Clemente VII racconta del Pozzo della Cava e del suo legame col Pozzo di San Patrizio, che è più giovane di “appena” 2000 anni… E poi Margherita, Giovanni il fabbro e Mastro Giorgio con le loro vicende e le loro spiegazioni conducono fino alla grande grotta finale, dove ogni anno, dal 23 dicembre alla domenica dopo l’Epifania, prende vita il Presepe nella Cava, ogni volta diverso e popolato di personaggi semoventi a grandezza naturale.

Cos’altro scoprire a Orvieto

Ma non di soli musei e monumenti vive Orvieto: scorci mozzafiato, punti panoramici sulle rupi, vicoli incantati con artigiani e rigattieri, tra fiabe di ceramica e giocattoli di latta dal fascino senza tempo, fino ad arrivare ai vini e all’elisir “Orvietan”, per i papà, e i preziosi merletti, per le mamme. 

Vale la pena fare una bella passeggiata sia nei giardini della Fortezza Albornoz, che in Via de’ Magoni (ribattezzata Vicolo degli Artigiani) o ancora in Via Michelangeli, dove giganti sculture di legno permettono di fare un tuffo nelle fiabe.

E non dimentichiamoci del fascino dei laboratori di ceramica: ce ne sono alcuni che organizzano anche corsi e dimostrazioni pratiche per mettere le mani nell’argilla portarsi a casa un originale souvenir fatto con le proprie mani. 

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Laboratorio di ceramica

Insomma, nonostante le sue piccole dimensioni, Orvieto ha così tante possibilità tra cui scegliere per far divertire i nostri bimbi, che la sera non avranno bisogno della ninnananna o dei cartoni animati per addormentarsi.

*questi monumenti sono inseriti nella Orvieto Carta Unica, il biglietto combinato super-conveniente, tra l’altro gratuito fino a 10 anni. Maggiori informazioni sui siti cartaorvieto.it e liveorvieto.it 


Foto credit: Comune di Orvieto

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