Non so voi, ma io, anche da grande, all’ingresso di un parco divertimenti, mi trovo a spalancare gli occhi come una bambina, emozionandomi per ogni più piccolo dettaglio, dalla ricostruzione accuratissima di una nave pirata alle foto con le mascottes alle più spettacolari attrazioni, provando il brivido di avere solo l’imbarazzo della scelta.

Così capisco perfettamente mia figlia, 5 anni tra meno di un mese, che, appena il primo giorno scorge dall’auto in lontananza il profilo della ruota panoramica e delle montagne russe di Mirabilandia, dichiara, senza mezzi termini, di tremare dall’emozione!!!

Il parco Mirabilandia: la nostra esperienza

Poco dopo l’ingresso del Parco Mirabilandia, l’avventura ha inizio. Superata una lunga fontana con spruzzi d’acqua che ispirano allegria, superati negozi di souvenir ben inseriti in uno scenario da film, il parco vero e proprio si apre davanti agli occhi di grandi e piccini.

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Da qui in avanti, mappa alla mano, comincia l’esplorazione. Dapprima si attraversa BIMBOPOLI, l’area dedicata ai bambini più piccoli, ricca di attrazioni (nell’hit parade di mia figlia la preferita è stata senz’altro la Casa Matta!).

Quel che tuttavia può interessare alle famiglie è che anche in questa parte del parco il maggior numero di attrazioni è accessibile solo a bimbi alti almeno 90 cm, anche se accompagnati da un adulto. In mancanza di questo requisito, quindi, consiglio di valutare attentamente la visita di Mirabilandia.

Uno dei punti di forza del parco è senz’altro la nuova area dedicata ai dinosauri,inaugurata quest’anno e tanto pubblicizzata in Tv: DINOLAND. Pterodattili e tirannosauri a grandezza naturale, ruggenti e quantomai realistici, accolgono i visitatori e li accompagnano in giostre vorticose e tranquilli percorsi su monorotaia, ma forse l’attrazione più divertente per i bambini sono le Brontosaurus cars, circuiti di ambientazione preistorica, divisi per fasce d’età, su cui i più piccoli possono viaggiare, da soli, a bordo di macchinine a tema e conseguire una vera patente di guida!!!

E poi i giochi acquatici, adrenalinici e rinfrescanti (i più gettonati dalla nostra compagnia sono stati Autosplash e Niagara!!!), e per adulti e fratelli o sorelle più grandi le attrazioni davvero estreme, su cui ammetto di non poter riferire esperienze dirette, tranne che per Phobia, un percorso dell’orrore recitato da attori in carne ed ossa, davvero particolare ed emozionante.

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In genere, io non sono una grande amante degli spettacoli all’interno dei parchi divertimento, ma questa volta devo spendere qualche parola sul night show, durante il quale sono stati proposti fantastici giochi d’acqua e di luce, in grado di evocare davvero un ambiente da favola, tra fate e draghi e, dulcis in fundo, i fuochi d’artificio.

Il nostro ultimo giorno è stato dedicato a MIRABEACH, il parco acquatico all’interno di Mirabilandia, per il cui ingresso occorre comunque acquistare un biglietto supplementare. La marcia in più di questo parco è una sottilissima sabbia bianca riportata nell’area attrezzata con ombrelloni e lettini a disposizione, oltre naturalmente a piscine e, soprattutto, scivoli, per tutti i gusti. Insomma, in tre/quattro ore ci si può godere appieno anche Mirabeach, rinfrescandosi in vista del viaggio di ritorno.

Tuttavia, vi devo avvertire: se i vostri bimbi piangono disperatamente al solo pensiero di ricevere addosso potenti getti d’acqua fredda, evitate per loro gli scivoli di El Castillo, per arrivare ai quali occorre rassegnarsi ad alcune docce gelate! Sarà comunque estremamente piacevole per tutta la famiglia lasciarsi cullare dalla leggera corrente delle piscine tranquillamente accomodati su megaciambelloni colorati oppure scivolare su gommoni ad una o due piazze!

DOVE DORMIRE

Prima di partire, avevo acquistato on line sul sito www.mirabilandia.it un pacchetto vacanza parco + hotel, con un biglietto d’ingresso valido per tre giorni consecutivi, ma le proposte tra cui scegliere sono le più diverse, a seconda delle esigenze e del tempo a disposizione.

L’hotel in cui pernottare può essere selezionato solo per numero di stelle (tre o quattro) e distanza dal parco (più o meno di 30 km), mentre il nome dell’albergo si conosce solo a prenotazione avvenuta.

A noi è stato assegnato l’Air Hotel di Forlì, a circa ottocento metri dall’aeroporto della cittadina, attualmente chiuso, cosicché il riposo notturno non rischia di essere disturbato da rombi e manovre di aeroplano. Posso testimoniare la disponibilità e la cordialità del personale, che effettuava il check-in anche dopo la mezzanotte, considerata la chiusura del parco alle 23; inoltre la mattina la colazione, servita fino alle 10, era estremamente varia ed abbondante ed il parco si raggiungeva comodamente in non più di 25 minuti di auto, senza mai incontrare traffico. D’altro canto, le camere erano un po’ datate e presentavano qualche segno di degrado (crepe nelle pareti, elementi scollati, ecc.), tuttavia in questi casi io sono dell’idea che l’albergo serva solo a ricaricare le batterie per essere pieni di energie la mattina successiva, quindi, se si cerca solo questo, anche l’Air Hotel può rappresentare una buona soluzione.

Inviato da Sara


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